Da geloso a schiavetto 14
Data: 06/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... cetriolo che veniva mosso dentro e fuori, mentre gli sculaccioni non smettevano, dovetti arrendermi al pensiero, che avevo scacciato fino ad allora, che non eravamo soli e anzi probabilmente c’erano altre due persone oltre a noi.
Questa scoperta avvenne però quando ormai avevo passato il limite dell’eccitazione ed ero ormai in condizioni tali da accettare qualsiasi cosa.
Continuai coscienziosamente il mio lavoro di bocca mentre dietro stavano portando la temperatura delle mie meline a livello altissimo.
Poi mi fu tolto il ciuccio con mio grande dispiacere ma un attimo dopo il cetriolo fu sostituito da una cosa caldissima che da come mi inculava selvaggiamente capii che era sempre Rodolfo.
Percepii davanti a me qualche nuova presenza e due cose calde e lisce si appoggiarono alle mie labbra.
Avrei voluto sentirle con le mani per farmi un’idea di forma e dimensioni ma con le spinte che ricevevo da dietro, era impossibile togliere anche un solo braccio senza cadere in avanti.
Allora provai a sentirne uno alla volta solo con le labbra e la lingua cominciando da quello a destra mentre l’altro me lo strusciava sulla guancia e sul collo bagnandomi con le goccioline che fuoriuscivano.
La prima cappella sembrava piuttosto grande, direi più di Rodolfo ma un po schiacciata, nel senso che era bella larga, con la lingua saggiai la forma di sotto e mentre ero intento nelle mia scoperta me lo cacciò tutto dentro.
Non era molto lungo ma era bello largo, si, mi piaceva ...
... anche questo, mi piacevano tutti, che cosa ero diventato!?!
Dopo un po’ che succhiavo quello che nella mia mente avevo definito “il tarchiato”, venne il turno dell’altro che era piuttosto sottile, il più sottile che nella mia breve ma intensissima esperienza avevo provato, ma doveva essere molto lungo perché per quanto mi sforzassi non arrivavo a sentirne la fine.
Iniziò un carosello incredibile:c’era sempre uno che stava nel mio sedere, un altro in bocca e uno che o mi sculacciava senza farmi troppo male o mi accarezzava dovunque con qualche strizzatina ai capezzoli.
Io ero completamente a mio agio, sentivo le differenze tra i tre uccelli col culo, senza sentire alcun dolore, quello lungo arrivava ad un punto che sembrava non potesse entrare di più ma io spingevo come per andare in bagno, e ne entrava un altro bel pezzo.
Quello tarchiato invece mi massaggiava meglio le pareti del buchetto, insomma ero il loro giocattolo e non avevo altro desiderio se non quello di offrirmi alle loro voglie.
Il fatto di essere bendato mi raddoppiava la sensibilità. Era una scoperta fantastica.
Ero pronto già ad ingoiare la prima dose di sperma quando si fermarono tutti, mi fecero alzare un attimo e poi mi misero a sedere a cavalcioni di qualcuno che si era evidentemente sdraiato a terra facendomi impalare sul suo uccello. Quando entrò dentro di me capii che era Rodolfo.
Un altro si posizionò davanti al mio viso e riconobbi la cappella larga del tarchiato.
Il movimento ...