1. Sei parte di me 2


    Data: 08/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: valentinopiccolino, Fonte: Annunci69

    ... chiarì, spiegandole che era la prima volta, che eravamo curiosi entrambi di sapere cosa si provasse e che era tutto finito. Io allora, felicissimo, lo abbracciai di istinto ma lui mi staccò. Mi disse che per un po’ non dovevo andare a casa sua per evitare altre situazioni simili.
    
    Da gennaio arrivammo lentamente a maggio e, in quanto la prof ci diede un lavoro da fare a coppia, fummo “costretti” a trovarci nel pomeriggio per completarlo. Faceva caldo, molto, e quel giorno decidemmo di non spogliarci per il bene di tutti e perché ormai era passato troppo tempo dall’ultima volta. Eravamo tutti sudati. Lui si andò a lavare la faccia e, chinato sul lavandino, io feci finta di dargli una bottarella. Lui si girò di scatto e mi tirò uno schiaffo. Gli chiesi cosa gli prendesse e lui mi disse di andarmene, che ormai non era più quel tipo di persona. Stavo per uscire di casa quando lui mi fermò per il braccio e mi baciò. Restammo li, davanti alla porta per gran parte del rapporto. Eravamo tutti sudati, puzzavamo, eravamo fradici. Ma non ci interessava. Mi chinai, glielo succhiai, lui lo fece a me, il tutto lì, senza riuscire a muoverci. E lo facevamo divinamente. Era da tanto che non lo facevamo ed entrambi non vedevamo l’ora. Fu forse il miglior pompino che abbia fatto e che abbia ricevuto. Ci spostammo poi sul vicino divano e io mi chinai. Lui mi stava per inculare ma io vidi che non aveva indossato il preservativo. Mi girai di scatto e lo fermai. Gli dissi che lo doveva mettere. ...
    ... Lui mi guardò e mi disse che non voleva nient’altro se non noi due. Tutto ciò che era superfluo doveva sparire. Si tolse così il suo orologio, mi tolse il mio e mi levò la collana. Lanciò tutto sul divano e mi baciò, più forte che mai. Poi me lo infilò. Fu come farlo per la prima volta: provavo un tale dolore e un tale piacere impossibili da descrivere. Però ci sentimmo davvero finalmente liberi. Quel giorno era proprio diverso dagli altri: si capiva molto bene che tutti e due eravamo estasiati, eccitati. Non ce ne fregava di barriere, di sicurezze, di cose che potessero intralciarci.
    
    Poi, dopo dieci minuti circa, mi disse: “ti fidi di me?” Mi fece mettere in ginocchia e mi pisciò addosso. Inizialmente feci per togliermi, ma lui mi fermò con una mano e mi disse di chiudere gli occhi. Io ci provai e mi sentii benissimo. Le sue cose che diventavano mie, quell’odore sovrastava tutto e ormai apparteneva anche a me, non c’era davvero nulla che potesse fermarci o immischiarsi. Eravamo io, lui e quel marcio odore misto a sudore, piscia e sperma.
    
    Poi si abbassò anche lui e chiuse gli occhi: capii che voleva la stessa cosa. Lo soddisfai. Ora le mie cose erano diventate sue, quel mio odore gli apparteneva. Eravamo l’un l’altro. Finii di pisciare ma lui restò comunque nella stessa posizione. Provai a improvvisare e iniziai a segarmi. Gli eiaculai così in faccia e lui era tutto pieno di un liquido appiccicoso ovunque.
    
    Ormai era tardi e a breve sarebbero rientrati i suoi genitori. ...