1. Senza corona incoronato


    Data: 08/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: senzaidentità

    ... constatare che non è una ragazzina, i suoi capelli hanno il colore grigio delle piume degli angeli qua e là ma non avendo la certezza che sia uscita di dove pensa teme di chiedere. -Come convincerla? - Il cane si allontana cacciando il muso tra la vegetazione dopo aver annusato brevemente la sconosciuta. “Ciccio, Ciccio, vieni qui… Torna a papà…” Il cane torna ed anche lei verrà, così con tenerezza. Con il terrore non s’ottiene nulla da alcuna forma di vita. La sua voce echeggia nel traforo montano melodiosa e lei n’è rassicurata. “Dicevo se mi fa compagnia o la faccio io a lei, solo per una passeggiata.” Sofia annuisce, è solo un innocuo vecchio che cerca disperato un aggrappo alla vita. “Si.” Rifanno a ritroso il sentiero, non è sicura se debba farle più o meno paura adesso ma il simpatico affanno del cane che le segue fedelmente il polpaccio rende ogni cosa luminosa ed il concerto delle salamandre rompendo il silenzio rincuora. La girandola di vie del paese riappare, c’è un altro night che precede quello accanto al suo albergo; decidono di fermarsi lì e Sofia non si da più pena degli abiti zuppi. Bevono, ridono e la lunga notte si fa meno umida; solo allora si rende conto d’essere ancora in quello stato. “Io non ti ho chiesto se volevi passare a casa a cambiarti, mi spiace.” “Ma no, sto bene, il mio albergo è distante poi è tanto caldo e la frescura uno la cerca in queste condizioni.” “Comunque, se vuoi puoi venire a casa mia per spogliarti ed io dopo… O prima… Come vuoi, ...
    ... posso farti un regalo.” Offendersi? E perché poi? È uscita per provare a bruciarsi e se resta tranquillo come sembra quest’uomo è il diversivo giusto, nessun eccesso, solo quello che voleva. *** La notte sposta svelta il suo manto e si apre lo sguardo della luce prospiciente l'appartamento con un click. “Vino, liquore? Come vedi ho di tutto qui meno con chi consumarli.” “No, non voglio bere tanto ma fai come se avessi accettato.” Un lampo malsano le scorre negli occhi. “Non starai pensando che io ti voglia far perdere i sensi o la testa per farti chissà cosa vero?” “Ma no, che dici adesso, è solo che non mi voglio ridurre a vomitare domani e non ricordare nulla.” “Se hai cambiato idea non insisterò, puoi tenere quello che ti ho dato e ti riaccompagno.” Lei scuote la testa per mandar via le perplessità che di certo ha stampate in volto e che lo stanno influenzando. “Non me ne voglio andare." “Tu sei bella, molto bella…” Dice così e le carezza la testa, lei gli si abbandona in braccio e quasi quasi veramente riesce a sentirsi piccola e bella, anche se sa di non esserlo e lui che è bianco e grigio, disegnato sul biancore della parete da una matita invisibile che ne scurisce abilmente ombre e spessore è convinto di avere trovato la prostituta più deliziosa e discreta di questo postaccio. Però non sa che non la rivedrà, lei infatti si è azzardata solo perché non è di qui e nessuno lo saprà. L’ha attesa nelle ultime ore come da tutta la vita, è certo nella sollecitudine delle sue ...