1. Senza corona incoronato


    Data: 08/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: senzaidentità

    ... mani che si mettono ad esplorarla e ad intercettare reconditi centri di piacere che nemmeno lei sapeva di possedere, strano sempre più strano le pare; il non provare alcun ribrezzo per il contatto di una persona che non ha mai incontrato prima e di cui non conosce niente salvo le poche confidenze che ha voluto farle nel breve in tempo insieme che poi lo sa il diavolo se sono vere. La sua bocca sa di menta e di fiume, di fresco e di notturno frequentatore di night, tra i suoi abiti aleggia il sentore del fumo e quello flebile del prosecco, la casa intera trabocca quegli effluvi. Esita lei, su di un altro bicchiere di vino dolce, lo porta accanto alle labbra ma anziché bere ne aspira il profumo, una volta, un sorso, due volte, un altro sorso. Lui indugia in un bacio infinto, al lobo del suo orecchio, scende sul suo collo, non va in cerca della sua bocca ma della sua areola e la prende e la succhia, si stacca e la bacia, affonda la lingua nella compagine flessuosa delle sue cosce percorsa da vene trasparenti e tessuti nervosi. Lei rilascia il bicchiere, d’un tratto, di colpo, il calice va a terra e si fa cocci ed il cane solleva il muso all’improvviso spaventato ma loro non fanno caso a lui e rinuncia, si perde con occhi giocosi nel brillio dei cristalli. Scappa lasciando il suo padrone con la compagnia che ha cercato per questa lunga notte, nella speranza di riportare un bagliore di amore, anche falso, nella sua lunga vita. Come fanno le vecchie che ad un certo punto perso ...
    ... ogni gusto e decenza, girano con dei brillanti di bigiotteria grossi così, senza senso ma che danno un’impressione di bellezza vitale almeno a loro che se ne appesantiscono orecchie dai lobi allungati in cui i fori che ospitano gli orecchini divengono linee rette, allungate e sembrano dire -quanto peso abbiamo portato-. Lui gioca a lungo con il suo clitoride. Dimostra di avere esperienza. E desiderio. Sofia si abbandona al piacere di quella lingua talentuosa e sicura di sé che le accarezza l’intimità alternando ai movimenti circolari poderose leccate dal basso verso l’alto. Quando è assuefatta dal piacere è troppo facile sollevare l’esile donna ed adagiarla dolcemente, come si sposta un diamante, sul suo letto pieno di polvere. Qui da solo non ci dorme, se è solo, quando è solo, si assopisce a tratti in poltrona e poi esce e gira e vaga. Stasera, però, il destino gli ha concesso un inaspettato regalo. Lei si chiede cosa fare, non lo sa, è tornata una dannata verginella tutt’ad un tratto. Com’è possibile? Ma il bagliore dell’abat-jour reso fioco da un foulard illuminando lo sconosciuto le suggerisce… Qualcuno sta pagando per il proprio piacere non per il suo. Si fa forza, non è dura, è qui per lui che è a letto e dorme, per salvare il mondo. Il loro sporco mondo. Prende quel cazzo tre le mani e se lo porta alle labbra, ne unge la corona di saliva e a gioca con lui; la sua lingua concede tenui carezze. Lui freme, le tira i capelli, sta attento ma aumenta di forza e vuole farlo ...