1. Senza corona incoronato


    Data: 08/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: senzaidentità

    ... impazzire ma quel gioco è una tortura. La sua tortura. La supplica di smetterla, all’improvviso gli dà ascolto, se lo caccia a contatto con le tonsille per intero e inizia a succhiare, succhiare, ancora. La sua lingua saetta sull’asta e due delle due dita gli si infilano dietro. Lui con un guizzo si libera dalla sua cavità orale e la penetra. Stavolta è soltanto impazienza, del sesso più puro e vorace. Forse trovarsi quella notte non è stato un segno, non si può far male a nessuno che non vede l’ora di ricevere il male. Non si può ustionare nessuno che vada in cerca del fuoco. Le pareti della sua figa stridono, il suo volto è trasfigurato da un torpido orgasmo dato dalla sola consapevolezza d’esser stata comprata, Lui ha occhi che sembrano farsi conici e sfuggirgli dalle orbite nel sempre più recrudescente dimenarsi dentro di lei. I suoi occhi appuntiti le infilzano la bocca, la vogliono, la mangiano, la amano. “Tu sei bella… Una bellissima battona…" Non contano le parole, tanto non si può umiliare nessuno che non veda l’ora di essere umiliato. Ha detto di avere tutti quegli anni ma non ci scommetteresti, dal modo in cui entra in lei e resiste a tante vibrazioni d’amore, ha l’impressione che potrebbe durare delle ore steso su di lei, in piedi dentro di lei, va avanti così l’intera lunga notte, ad affondare nella sua figa e a riaffiorare e nemmeno sembrano passare una decina di minuti tra quando ha finito a quando ricomincia. Ha sprizzato molti più orgasmi ...
    ... lei e non lo credeva, non mentre i suoi abiti pieni d’acqua cadevano con un rumore molliccio a terra, non mentre metteva al suo posto l’immagine rancorosamente amata dell’altro. Ed ha perfino scordato gli aghi arroventati che le trapassavano il dorso. *** Nessuno l’ha cercata a quanto sembra. Sofia si rimette a letto ma avverte la sensazione di una cosa lasciata a metà: quella lunga notte è stata come il resto della sua vita. -So perché, avrei voluto che ci fossi stato anche tu e che mi avessi guardata. - “Dove sei andata… Dove sei stata…- Non è del tutto sveglio. “Non potevo dormire e sono uscita.” “Mi sei mancata, senza di te sto male.” “Certo come no.” È questo, questo… Che lei non tollera più e la manda in fiamme, come non solo l’abbia convinta di essere stupida e brutta ed incapace, quanto il coraggio che ha ancora di dire che la ama e senza di lei sta male. “Chiama il servizio… Voglio la colazione…” “I soldi dove li hai messi?” “Eh?” “Dico per la mancia al cameriere.” -Non pago più un cazzo io da oggi- pensa mentre lui indica le monete sul comodino- Ed anzi, uscirò tutte le notti, ogni notte me ne troverò un altro come stanotte e risparmierò tanto. Tanto da andarmene via lontano da te.- Tanto lo sa che non avrà il coraggio. Il vassoio traballante del cameriere la saluta con un tintinnio dorato. Cin, cin, cin, signora sofia. -Cin, cin si. Il cameriere è bello ma guarda che cameriere. Mangia marito mio che hai lavorato e senza corona sei incoronato.- 
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