Alla fine ho ceduto.....
Data: 09/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: setiprendo222, Fonte: Annunci69
Era circa un' anno che Alex mi faceva una corte serrata!
Alex è un mio collega, lavoriamo entrambi in una multinazionale , entrambi impiegati anche se in due settori diversi.
Alex è il collega che tutti vorrebbero avere: allegro, simpatico, estroverso, sempre pronto a darti una mano. Ma anche un gran paraculo, un non perde occasione per corteggiare qualsiasi donna le capiti a tiro. Però, a suo modo, fedele nelle sue scelte…. E un anno fa ha scelto me!
Io sono Antonella, non sono una bellezza, non mi reputo tale. Sono alta, questo sì, ma mi sento sgraziata, goffa, un po’ fuori posto ovunque mi trovi. E ho un carattere spigoloso, da maschiaccio mancato.
Eppure Alex mi ha scelto tra tante (così dice lui) e, da un anno e qualche mese, non ha fatto altro che corteggiarmi, anche se con scarsi risultati. Almeno fino a ieri…..
Ma procedo con ordine.
Sono sempre stata suscettibile alla corte degli uomini nei miei riguardi, ma il senso di fedeltà che provavo per mio marito mi impediva quel lasciarmi andare all’avventura, sia essa mentale che fisica. In parole povere, rifuggivo qualsiasi tentazione, smontavo sul nascere ogni simpatia a costo di passare per “una che se la tira”, cercavo di mettere tra me e l’altro sesso una barriera invalicabile.
Non sono mai andata d’accordo con le colleghe: ho sempre preferito i maschi, ma senza lasciar adito alla minima illazione, al più piccolo dei pensieri.
E questo, ripeto, finché non è apparso Alex.
Sin dal primo momento ...
... mi ha irretito con messaggi molto dolci e molto diretti, confessandomi subito il suo desiderio per me che andava al di là di una semplice infatuazione.
A volte mi lasciavo andare a confessioni con lui, altre volte lo liquidavo bruscamente quando si faceva molto insistente e, soprattutto, quando sentivo vacillare le difese che avevo eretto tra me e l’altro sesso.
Molte volte era lui che si confessava con me: del suo rapporto freddo con la moglie, delle sue storie con altre donne che sfociavano, sempre, in una delusione cocente. Da un canto ero lusingata del suo considerarmi importante tanto da aprirsi con me, dall’altro ero gelosa delle sue storie, tanto da diventare sarcastica oltre ogni limite.
Ma lui niente, imperterrito, continuava a corteggiarmi.
A volte facevo finta di prendermela quando diventava troppo esplicito nei complimenti, quando dichiarava la sua ammirazione totale per le mie lunghe gambe e per il mio culo sontuoso (usava proprio quell’aggettivo, che trovavo un po’ troppo esagerato, come se avessi un lato B esagerato!), quando elogiava la mia intelligenza e la mia bontà d’animo (ma dove la vedeva?). O ancora, mi sentivo oltraggiata quando alludeva a cosa volesse fare con me, a come si mostrava liberamente senza alcun pudore (ricordo ancora la foto che mi mostrò scattata da un amico del suo profilo nudo su di una spiaggia in Grecia, e di come si stagliasse il suo membro che, pur se a riposo, mi sembrava veramente notevole!).
Eppure non riuscivo ad ...