Vanessa, la mia futura suocera - iii
Data: 10/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: echoplex, Fonte: Annunci69
... Uscimmo dal centro commerciale, ed arrivammo all'auto. Riposi le borse nel bagagliaio, e salimmo.
- "Bene, ora andiamo a casa" disse, indossando la cintura, guardandosi furtivamente intorno
- "E secondo te ti riporto a casa senza aver visto questi gioielli addosso a te?" risposi, mettendo in moto.
- "E certo, ora li indosso nel parcheggio per te" alzò la voce, sbuffando.
- "Nel parcheggio no, ma nell'hotel che c'è a 2 km sì" dissi. "Tanto ho mandato un messaggio a tua figlia dicendo che avremmo tardato, e che già ti avevo raggiunto". Lei rimase senza parole.
Parcheggiammo nell'hotel "La Luna", 30 euro tutta la giornata, sulla superstrada vicino al centro commerciale. Il parcheggio era riparato, nessuno avrebbe visto. Andai alla sua porta con fare galante e la aprii... "No dai, torniamo a casa, ma perchè hai fretta, tra qualche notte in farmacia... con calma..."
- "... e secondo te perchè due completini?" ammiccai io. Lei sbuffò, e scese dall'auto, stringendo la borsa coi regali. Entrammo nella hall. "Una camera per due, grazie". Il receptionist nemmeno ci guardò, ci porse la chiave 101 e prese i documenti ed i trenta euro.
Salimmo le scale, con lei davanti a passo svelto, ed io ad osservare il suo culo. Arrivati alla porta, aprii. Lei si accomodò. Chiusi la porta a chiave, e lei subito mi strinse, baciandomi. Le poggiai una mano sul culo, affondando denti e labbra sul suo collo.
- "Aspettaaaa" disse ridendo. "Altrimenti questi completini che li ...
... tengo a fare" sorrise. Andò in bagno a cambiarsi, mentre io mi spogliavo, chiudendo le imposte e spegnendo i telefoni. Mi sedetti sul letto ad aspettare. Uscì dal bagno dopo cinque minuti, vestita solo dei suoi occhiali, del vestitino, del completino nero e delle calze. Rimasi folgorato, a bocca aperta. "Come mi trovi?" ammiccò lei, piazzandosi un dito tra le labbra.
- "Secondo te?" risposi, stendendomi sul letto, schiena appoggiata al muro, vestito di un solo lenzuolo.
- "Non so, mi sento un pochino brutta" finsé lei. "E poi fa caldo..."disse, poggiando una gamba sul letto, ed abbassandosi una calza... "non trovi?" chiese maliziosamente, lanciandomela addosso, e procedendo con l'altra, ripetendo il lancio.
- "Beh se hai caldo, prova a togliere il vestitino... magari se poi hai freddo ti scaldo io", indicando il cazzo che già svettava sotto il lenzuolo. Lei cadere il vestitino a terra, iniziando a gattonare sul letto.
- "Effettivamente inizio ad avere un po' freddo" rispose, sedendosi sul mio cazzo. "E' il caso che mi riscaldi" ammiccò
- "E' ora di pranzo, inizio ad avere fame" sussurrai all'orecchio con sguardo complice. Senza dire una parola, la avvicinai a me, e con una mano calai una bretella ed una delle coppe del reggiseno, iniziando a leccare avidamente un capezzolo, che subito reagì. Lei alzò gli occhi al cielo, poggiando le mani sulle mie spalle. Approfittai per liberare le sue grazie, lanciando via il reggiseno... lei strinse la mia testa tra le tette, ...