1. Le vicine


    Data: 04/01/2018, Categorie: Etero Autore: ceasar12

    ... vibratore che si gode la sua figa. Si muove, le sue mani pizzicano i capezzoli e stritolano le tette. Le dita se le passa sulle labbra e anche il vibratore segna un figa/bocca e ritorno sensualissimo. Punta i piedi alzando il busto e in quella posizione vedo nitidamente la sua figa penetrata dal vibratore. Mi meno il cazzo violentemente, quello spettacolo mi ha gasato al massimo, mi piace guardare una donna che si masturba. Vorrei fare di più, o almeno vederla da più vicino, ma ho il dubbio che il tentativo possa rompere l’incantesimo. Mi lancio “ pppsssss……ehi………pppssss” Niente, non mi sente, continua imperterrita. “ehi, rossaaaaa…………” dico più forte, cercando di farmi sentire senza che dalla strada possano sentire. Mi sente, si guarda in giro come a capire da dove venisse quella frase, poi finalmente il suo sguardo si poggia su di me, in piedi, nudo che il cazzo in mano. Mi guarda, sorride e continua ancora più gasata a menarsi la figa. Le lancio un metaforico bacio con la mano, cosa che ricambia. Cambia posizione per mio beneficio, si metto su un lato alzando la gamba e continuando a sfondarsi con quel fortunato vibratore in modo che potessi vedere ancora meglio. Io continuo a masturbarmi ma anch’io mi metto in un modo tale che lei possa guardare. Riesco a notare anche l’ombra del buco del culo tanto ha sollevato la gamba. Smette. Si alza e avvicina al parapetto in muratura. Chiude due dita a cerchio e ne infila un terzo dentro, mimando una scopata. Mi indica e si ...
    ... indica; cazzo, sssiiiii, ti voglio scopare. Mima in pompino, con la mano chiusa come ad afferrare un cazzo e la lingua che spingendo su una guancia diventa inequivocabile. Mi mima un da me o da te? Cazzo, da te, sia mai che vestendoti per attraversare la strada ti raffreddi. Aspetta, gli faccio con una mano. Rientro, indosso dei pantaloncini di maglia, scendo le scale a 4 a 4, nel frattempo nella mia testa faccio la mappa del palazzo a fronte costruendo la mappa delle scale e cercando di intuire quale è il suo portone. Ho il cazzo che scoppia e si nota, ma sono troppo veloce ad attraversare la strada e a infilarmi nel palazzo perché qualcuno lo possa vedere. Salgo le scale e mentre penso a qual è il portone, ecco……..lo vedo aprirsi con lei nudissima. Non penso, mi sfilo i pantaloncini in movimento con il rischio di cadere o di essere visto. Arrivo a lei, la abbraccio lanciando i pantaloncini e la bacio senza dire una parola. Il mio cazzo si stampa sulla sua figa, le sue tette sul mio petto. Le prendo le chiappe del culo e la tiro su. Lei mi avvolge i fianchi con le gambe. Il cazzo entra automatico nella figa e inizio a scoparla li, mentre con un piede chiudo il portone. La metto schiena al muro e continuo a scoparla in modo animalesco, con foga. Sento la sua pelle sudata, ci baciamo e lecchiamo tutti i punti che le nostre lingue riescono a raggiungere. Qualche minuto di scopata selvaggia e lei viene, stringendomi in modo meraviglioso, mordendomi gli orecchi, il collo. Continua ...