Sogno o voglia? (terza e ultima parte) - Racconti Erotici

Sogno o voglia? (terza e ultima parte)

... del "giro", piuttosto che servirsi in prima persona, preferiva portarsi dietro quella specie di energumeno supercazzuto, e masturbarsi davanti alle imprese di quest'ultimo. Mi aveva fatto inculare dal suo autista, o dalla sua guardia del corpo. Eppure avevo gradito moltissimo quell'inculata feroce, malgrado la violenza ed il dolore. Aveva spazzato via il senso di gelo che la visita della "Dama" mi aveva lasciato addosso. Il mio buco era tornato un oggetto sessuale, capace di suscitare il desiderio e di dare piacere.

Cercai a fatica di rialzarmi, ma mi sentii afferrata da più mani e mi ritrovai seduta sulle ginocchia di un tizio. Dovevano aver portato una sedia. Cominciavo ad essere molto stanco e confuso.

"Ciao, Culo, come stai?" mi disse beffardo. Il suo alito sapeva di sigaro, si sentiva anche da sotto il cappuccio.

Le sue mani mi tastavano le chiappe. "Sei un bel Culo, lo sai? Magari un po' grosso, ma carino, e poi sei ospitale, accogliente!" Il tizio doveva essere qualcuno importante. C'erano alcuni uomini intorno a lui che ridevano, riverenti e servili, alle sue battute.

"Però... Però..." continuò, "sei anche un Culo un po' birichino! Eh, già... Hai detto di sì ad un po' troppi uomini, stasera. Hai preso decisamente troppi cazzi! Mica si fa così..."

Capii subito dove stava andando a parare.

"Meriti sicuramente una piccola punizione!" e all'improvviso fece partire una sferzante sculacciata.

Mi uscì un "no", soffocato dal cappuccio.

"Ehi! I culi ...

... non parlano!" E giù un altro sculaccione. Sentivo distintamente altri che sghignazzavano.

Poi aggiunse, con tono appena più conciliante, ma senza smettere si essere il dominatore: "Solo qualche buffetto per dare un po' di colore. Su, fai il bravo."

Non mi ribellai. Mi fecero chinare sulle cosce dell'uomo, per trasversale, e lui prese a sculacciarmi con la destra, sempre più forte. Scoprii che mi piaceva. Era tremendamente eccitante. Dopo una decina di violenti colpi su ogni natica, l'uomo si rivolse ai presenti.

"Mi sembra che adesso abbia un bel colore, vero ragazzi? Voi che dite, ora me lo posso inculare?"

Ottenne un diffuso e divertito consenso, ed io ero già pronto a mettermi nella usuale posizione per riceverlo. L'avrei fatto con piacere, visto che quelle sculacciate mi avevano scaldato il sangue. Invece arrivò la sorpresa. Mi fece girare di spalle e mi fece sedere verso il suo ventre fino ad impalarmi sul cazzo che nel frattempo aveva tirato fuori dai pantaloni.

Per la prima volta in quella lunga serata, dovetti prendere parte attiva all'inculata, invece che subirla, o godermela, passivamente. Mi muovevo su e giù, facendo leva con le mani sulle sue ginocchia, mentre lui, restando comodamente seduto, si gustava il mio culetto generoso che scivolava docile sul suo cazzo. Il movimento era faticoso, ed ero molto stanco, ma in quel modo avevo il vantaggio di giostrarmi la penetrazione, variando a piacere i ritmi, i tempi, i movimenti.

Era un bel cazzo duro, e ...