1. Sogno o voglia? (terza e ultima parte)


    Data: 11/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: 66dive, Fonte: Annunci69

    ... sentirlo dentro mi stava dando gusto. Gradualmente la sensazione di fatica scomparve, e mi ritrovai a godermi quel cazzo. La situazione era eccitante, il piacere intenso. Poi, con una certa irruenza, mi gettò a terra. Ebbi appena il tempo di riprendere la posizione solita, e me lo ritrovai dentro, a fottermi il culo selvaggiamente. Quando fu sull'orlo dell'orgasmo, offrì una performance inedita. Si sfilò dal mio buco e avanzò con i piedi fino a trovarsi quasi cavalcioni sulla mia schiena. Poi infilò il suo cazzo pulsante sotto il cappuccio e si masturbò con la stoffa di raso, fino a produrre un abbondante sborrata sulla mia nuca, tra i miei capelli, dietro l'orecchio e fin sulla mia guancia sinistra. Il liquido caldo e appiccicoso mi scivolò fastidiosamente intorno al mento e al collo.
    
    Rimasi immobile, steso di fianco sui cuscini, senza nemmeno cercare di asciugare lo sperma che colava. I passi si erano nuovamente allontanati. La stanza ora era vuota. Eravamo rimasti solo noi tre. Cominciai a pensare, e un po' a sperare, che la festa fosse finalmente finita.
    
    Passò qualche minuto, e tornai a sentire qualcuno entrare nella stanza. Senza nemmeno pensarci tornai nella mia posizione, per offrire il culo all'ospite ed eventualmente riceverlo. Mi sorpresi di come quel ruolo si fosse radicato in me. Ormai mi bastava sentire dei passi in avvicinamento per mettere subito il culo a disposizione.
    
    Come al solito, sperai che quei passi fossero per me. Fui esaudito. L'uomo si ...
    ... fermò appena dietro di me. Nel silenzio della sala distinsi chiaramente la discesa della zip.
    
    La sua mano sinistra si appoggiò al mio culo per divaricarlo. Intuii dei movimenti.
    
    Pensai deluso che forse voleva solo masturbarsi guardando il mio buco martoriato. Invece stava rigenerando l'erezione. Lo sentii inginocchiarsi e, per l'ennesima volta quella sera, un cazzo mi scivolò dentro.
    
    Per qualche minuto fu freddo, metodico, continuo nei suoi affondi. Sembrava uno dei tanti orientati solo a prendersi con indifferenza il piacere dal mio buco più rapidamente possibile. Peggiori persino di quelli che mi insultavano.
    
    Invece ad un certo punto, a sorpresa, mi parlò. La voce era roca, eccitata, ma calma.
    
    "E' la quarta volta che ti inculo stasera..."
    
    Restai muto. Lui esitò, poi aggiunse "Non sono nemmeno sicuro di farcela a venire. Ma voglio riuscirci a tutti i costi. A costo di sborrare sangue."
    
    Esitò ancora.
    
    "Forse nemmeno ti rendi conto di quanto sei troia a stare qui... a farti inculare da gente che nemmeno vedrai mai in faccia... a farti ridurre il culo come una fogna sfondata.... Non sai quanto la cosa mi arrapa... e mi fa impazzire."
    
    I suoi colpi si fecero più forti. L'uomo continuò.
    
    "E’ la quarta volta, mentre la festa sta finendo e tutti sono stanchi, felici e soddisfatti, la gente comincia ad andar via, io non trovo pace, ho ancora voglia di te! Vengo qui, e, ti trovo pronto, in posa, pronto a beccarti un altro cazzo in culo, dopo cinque ore che ti ...