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Diario - sedicenni molto dotati
Data: 13/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: areseafrodite, Fonte: Annunci69
... vedere cosa avesse il computer poiché lui non ci capiva niente. Fissò tutto per le 10:00 dicendogli che lui non ci sarebbe stato poiché impegnato con gli allenamenti di calcio. Tutto era nelle mie mani che non vedevano l’ora di giocare con il grande cazzo di Mattia. Mi preparai per l’occasione il giorno prima. Mi depilai tutta la fica, rendendola liscia come una pesca, mi misi uno smalto nero da troia alle unghie delle mani e dei miei bei piedini, molto apprezzati dagli uomini, e come tocco finale decisi di andarmi a fare i capelli per essere il più attraente possibile. Volevo che solo a guardarmi lo avesse duro. Decisi di essere diretta usando al contempo l’astuzia. Non potevo di certo saltare addosso ad un ragazzino. Mattia arrivò puntuale. Aveva una tuta lunga verde scuro un po' aderente ed una felpa nera. Anche io mi feci trovare in tenuta semplice. Leggings grigio chiaro strettissimi, di quelli che ti disegnano il lato b entrandoti in ogni fessura, e canottiera bianca aderente che metteva in risalto il mio seno e lasciava perfettamente intravedere i capezzoli già duri. Non indossai intimo né sopra né sotto, in modo da poter offrire al ragazzo la vista delle mie forme nel miglior modo possibile. Aprii la porta scalza, per mettere in mostra i piedi, e con un filo di trucco che quasi non si vedeva se non fosse stato per il gloss che metteva in risalto le mie labbra già di per sé molto carnose. Appena entrato gli offrii un caffè. Mentre lo preparavo Mattia mi fissava ...
... con aria eccitata. Io feci finta di niente ed anzi per eccitarlo cercavo di fare movimenti nel modo più provocante possibile, come per esempio piegarmi a 90 a raccogliere un cucchiaino cadutomi “per sbaglio”, per dargli una buona visone delle mie migliori qualità. Con la coda dell’occhio lo guardavo mentre mi fissava il culo ed i piedi nudi. Non mi staccava gli occhi di dosso. In fondo a quell’età con gli ormoni che circolano è una cosa normale ed io vestita così non facevo che provocarlo. In tutta questa pantomima io già stavo iniziando a bagnarmi. Il solo pensiero di tirargli fuori il cazzo per verificare che le voci sulle sue dimensioni fossero vere mi stava rimbombando nella testa. Ci prendemmo il caffè ed iniziammo a chiacchierare del più e del meno. Vedevo che mi fissava il seno e quindi per facilitargli la vista cercavo di chinarmi in avanti con la scusa che la sedia era scomoda. Per rompere il ghiaccio gli chiesi come andava con le ragazze e se aveva già fatto qualche esperienza. Mi rispose che con le ragazze non andava poi così male, ma che le relazioni non duravano molto. Visto che ero già bagnata fradicia, decisi di affrettare la conversazione. Gli chiesi se le sue difficoltà fossero dovute alle dimensioni del suo cazzo. Mattia arrossì senza rispondere. Sicuramente immaginò che la madre se ne era uscita con le sue adulazioni nei suoi confronti anche davanti a me. Lo avevo messo in imbarazzo e così continuai dicendo che non si doveva preoccupare nel parlare con ...