Susanna e i vecchioni - 1
Data: 29/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69
... scarpe.
- Sì, hai ragione, anche quelle giovani. Per questo, certe volte con qualche collega, prendiamo la macchina e da Viterbo veniamo qui, a Marina di Grosseto anche d’inverno, di solito veniamo il sabato, andiamo in pineta, guardiamo il mare, passiamo la notte qui e la domenica torniamo alle nostre case, a Viterbo, al lavoro, alle nostre mogli, alle cose di tutti i giorni.
- Anche stasera – aggiunse - mia moglie non voleva uscire, sono venuto in centro, a Grosseto, da solo.
Questa volta la sua mano era salita troppo, stava passando sotto il bordo delle mutandine.
- Scusa, Giulio, ma che fai? –
Gli aveva preso la mano, una mano grossa, più da contadino maremmano che da professore, e gliela spostava via dalle mutande.
Giulio rimase sorpreso.
- Ah, scusa, ma credevo, forse mi sono sbagliato. Tu non sei bisex? Non hai mai fatto niente con un uomo?
- No, e ti sbagli proprio, non sono bisex. E secondo me, come diceva Noel Coward in un suo romanzo, in queste storie da omosessuali, non ci si diverte molto, non c’è niente da mettere da nessuna parte.
E ridacchiava solo lui per la sua battuta.
Veramente Coward lo diceva a proposito di due donne lesbiche, ma non glielo disse a Giulio. Al liceo, facendo storia e letteratura romana, aveva capito perfettamente che tra omosessuali maschi ce n’è di cose da mettere, e anche da più parti.
Giulio era ancora stupito e sorpreso.
Poi reagì, in modo deciso.
Si era fermato in una piazzola ai bordi della ...
... statale, erano appena fuori Grosseto, mancavano quasi venti chilometri per arrivare a Castiglioni.
- Senti Giorgio, tu mi piaci, sei proprio un bel ragazzino; è un peccato se il nostro incontro finisce qui. È un peccato per me, che devo tornare a Grosseto, a vedere se trovo qualche altro maschio più disponibile. Tra l’altro stasera ho visto solo marchettari, di ragazzi giovani, freschi, puliti di mente come te non ne ho trovati.
- Ed è un peccato anche per te – aggiunse subito – se ti lascio qui fai ancora più fatica a trovare un passaggio, a quest’ora di notte.
In effetti aveva ragione, almeno per quanto lo riguardava.
- Forse una soluzione c’è – continuò Giulio – tu fai pure come diceva Coward, non metti niente da nessuna parte. Mi limiterò a toccarti io, naturalmente anche qui – e gli toccò la patta – tu devi stare fermo, non devi fare niente, come una statua. Io ti bacerò anche, mentre guardiamo il mare, in pineta, un’oretta, non di più, e poi ti accompagno a Castiglioni.
- Non ti chiedo di fare sesso con me, lasciati baciare e, se non vuoi, nemmeno sulla bocca, ti bacerò io da altre parti. Regalami un’ora delle tue parole fresche, intelligenti, regalami un’ora del tuo corpo da toccare e baciare, e poi ti porto a Castiglioni. Ti va?
Giorgio tremava come una foglia, per la prima volta in vita sua sarebbe stato con un uomo, a pomiciare, poteva anche fare la statua, come diceva Giulio, ma la cosa non cambiava di molto.
In quel momento li sorpassò una ...