1. Il girone della m - seconda parte - "lo chantilly"


    Data: 15/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... d’urina la bocca del fortunato.
    
    Di rado il mio Riky mi concedeva di sborrare. Lo feci un paio di volte. La seconda volta che mi azzardai mi afferrò per il collo e mi urlò di non farlo più. Io fui così impressionato da quella sua reazione che la vista delle sue vene rigonfie sul collo e sulla fronte, la morsa della mano e la forza bruta con cui scagliò il suo sganascione contro la mia guancia proprio nell’atto di sborrare mi persuasero che l’atto non era gradito.
    
    Così dopo la mia deglutizione Riky a fatica si sollevò in piedi sul materasso, badando bene a non intingere i suoi calzini nel pantano che insieme avevamo creato. Riky soffriva di un problema ai legamenti, questo spiega la sua fatica con cui prese ad alzarsi in piedi. Mi eccitava vedere Riky tutto nudo e con i calzini ribassati alla caviglia. Balzò giù dal letto e si diresse in bagno a lavarsi, senza degnarmi di uno sguardo.
    
    Lentamente mi cavai fuori anch’io da quella zuppa. Ritrassi le lenzuola. Coi lembi asciutti mi ripulii alla meglio. Mi apprestai ad aprire le finestre e riavvolsi le lenzuola sotto il mio braccio. In lavanderia, poco prima di caricare la lavatrice, piansi a dirotto ma sommessamente. Gemevo per l’assurdità della mia condizione cui solo io ne ero responsabile. Piangevo per l’amore che stavo perdendo. Per come quel rapporto si stesse mutando in una patologia per entrambi. Pativo l’assenza di ogni bacio e di carezze che insieme colmarono il mio disperato bisogno d’amore nei primi atti della ...
    ... nostra conoscenza.
    
    Dalla camera da letto lo sentii bestemmiare. Corsi da lui. M’ingiunse di sistemare il letto, era tardi e doveva tornare a dormire. Quando il letto fu pronto vi ci si infilò, ed io con lui. Si voltò dall’altra parte, io lo abbracciai di schiena posando la mano sul suo cazzo ma le la levò. Emise un petto sonoro contro il mio membro ancora eccitato. Io mi strinsi ancora più forte a lui. Dalle lenzuola risalivano le esalazioni moleste ed io mi ci addormentai…
    
    Il giorno successivo sarebbe stato il mio compleanno. Mentre Riky se ne stava attaccato al pc visitando chatt e siti di indicibile pornografia, lo raggiunsi alle spalle e timidamente e con un filo di voce gli chiesi di passare un giorno dalla mia cara mamma. Erano due mesi che non la vedevo e mi capitava sovente che in ogni mio triste momento io cercassi l’affetto primario dei miei familiari. Mi autorizzò. Presi il treno e raggiunsi la città.
    
    La mia mamma fu lieta di accogliermi con tutto l’ardore di una madre che intravvede nello sguardo del figlio i disagi di un momento. Soleva dirmi che le mie espressioni da cucciolo col tempo non erano mutate.
    
    Preparò gli chantilly con la cura e con la eccellenza di una rodata pasticcerà. Infagottò i dolcetti prelibati ed in serata me li porse. Sulla soglia di casa mi passò un secondo pacco. Il suo regalo.
    
    “Aprilo in viaggio”..mi disse.
    
    L’abbracciai e mi scivolò una lacrima. Ella l’asciugò con la mano, come da bambino. “Non farti umiliare da lui” mi ...