Il girone della m - seconda parte - "lo chantilly"
Data: 15/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... disse sibillina. Io la guardai sorpreso.. Mi baciò sulla fronte, me ne andai..non aggiungemmo altro.
In treno piansi non più di mestizia ma di gioia filiale quando spacchettando il regalo distesi sulle ginocchia un maglione in cascemir. Era caldo e morbidissimo al tatto. Il rosso e l’arancio i suoi colori. Il rosso la passione, l’arancio la luce calda della pace domestica. Mia mamma conosceva i miei gusti. Aveva lavorato sodo nella vita e fatto tanti sacrifici per me. “Oh, quanto sacrificio ancora le sarà costato per questo regalo” pensai..
Era malata e ciononostante si trascinava ogni giorno al lavoro, alla mensa dei frati, e la notte consumava gli occhi a rammendare vestiti per qualche spicciolo. Il suo calore, trasfuso nel maglione di cascemir fu il più bel regalo, dopo i nove mesi al sicuro trascorsi quarant’anni prima nel liquido amniotico del suo ventre.
Rincasai all’ora tarda. Riky era alle ultime battute della cena. Cenava e dialogava insolitamente a lume di candela con un certo Paride che mi presentò. Fui cordiale. Lui ebbe a scrutarmi con aria divertita e i suoi occhi, nella luce tremula della candela, balenavano una cupidigia non dissimile a quella del mio Riky.
Fui deluso. Posai i miei chantilly sulla tavola e mi recai in stanza da letto a provarmi il maglione. Amareggiato lo indossai. Il rosso dominante del tramato tessile mi donava. E studiavo il mio volto allo specchio come risplendeva nonostante tutto. Poi passai in bagno, un bagno caldo ed ...
... indossai la tuta.
Andai in tinello e vidi il mio Riky svaccatamente seduto con il Paride anch’esso seduto con la gamba sulla tavola. Riky stava massaggiandogli intimamente il piede ancora ammantato del suo calzino mentre Paride parlava e si stringeva il pacco con entrambe le mani. Il tinello era saturo di fumo. Lo champagne scolato, i piatti carichi di mozziconi e vidi con sorpresa che avevano divorato i miei chantilly.
“Ma questi dolcetti erano per noi, domani, per la mia festa” dissi.
“Ma si domani ne prendiamo altri al supermercato” disse Riky.
“Ma checcazzo” e mi sfogai in pianti in cucina.
“Bella figura del cazzo mi fai fare davanti agli ospiti, sei un maleducato”..
Paride si alzò imbarazzato e prese ad infilarsi la scarpa. Poi Riky venne da me in cucina, mi abbracciò e mi disse “cos’hai, guarda che non abbiamo fatto niente” . Nell’abbracciarmi vidi Paride sull’uscio della porta che ci guardava.
“Dai su, è mezzanotte, è il tuo compleanno. Andiamo di la a brindare”, abbracciandomi mi accompagnò verso la tavola, poi aggiunse.. “cazzo, è finito lo champagne, va bè tanto tu sei mezzo astemio…. Brindiamo con altro”.
Io allora mi sedetti tristemente e tra le lacrime intravidi sulla tavola disfatta il mio solitario chantilly, nel centro geometrico di una coppa di vetro, vibrante nei contorni alla luce incerta della candela.
Riky persuase Paride a sfilarsi il membro dalla patta. Nelle nebbie dell’alcol Paride acconsentì. Le mani incerte ed esitanti ...