1. Ti renderò felice


    Data: 15/07/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... sistematico delle viscere, dato che le uniche perversioni erano quelle della dominanza e della supremazia. Io onestamente eseguivo quella condotta facendomi cavalcare adeguatamente e debitamente per fare venire lei, visto che lei si faceva penetrare o mi succhiava il cazzo per farmi sborrare, come se questi atti fossero dei processi robotizzati da ripetere a menadito: unicamente in quel momento io avevo capito assimilando quanto poteva essere monotono, noioso e privo di brio, un rapporto sessuale vissuto in quelle paragonabili contingenze.Io avevo avuto tempo addietro dei rapporti con cinque o sei donne, e in tutti quei paragoni che in quel momento mettevo in atto, mi stavo accorgendo d�avere trovato solamente qualcuna che m�aiutasse a svuotare irrimediabilmente i testicoli senza piacere alcuno. Io in quel preciso momento me lo imposi intimandomelo indiscutibilmente di netto, basta, non dev�essere più così, ripetevo rimuginando verso me stesso, intanto continuavano i miei battiti e le mie spinte. Io guardavo quella donna su quel tavolo, era improbabile, alquanto inverosimile, dato che non era lei che desideravo in quel momento, oppure, per meglio dire non l�ambivo in questo modo. In seguito la feci alzare, la trascinai in bagno tenendola per mano, nel tempo in cui lei continuava a non comprendere. Dopo ritornammo nella vasca, acciuffai lo spruzzatore della doccia e aprendo l�acqua fredda irrorai prima il mio cazzo in seguito la sua fica. Lei urlava sennonché un po� divertita, ...
    ... addirittura moderatamente infreddolita, senz�altro all�oscuro delle mie bizzarre e strambe intenzioni. Lei si fidava, stava però al gioco, questo mi piaceva e in un certo senso m�agevolava, affinché tra breve tempo avrei eseguito alcune cose che avrei di certo richiamato alla memoria per tutta la vita, per il fatto che la mia donna faceva assegnamento ai miei intenti:�Ritorniamo su quel tavolo?�.Lei continuava a non capire, sdraiata, perché appoggiata sui gomiti di sua spontanea volontà aveva allargato in ultimo le cosce. Io mi sedetti di fronte a lei, la guardavo negli occhi dal basso all�alto, al momento non la stavo toccando, respiravamo soltanto. Il cuore iniziò ad accelerare, restai immobile come quasi per contare i respiri e guardai la sua fica, giacché si contraeva, addirittura i muscoli addominali si restringevano, un po� per la situazione e un po� per la temperatura guardavo delinearsi i brividi sulla sua pelle raggrinzendosi. Le piccole labbra carnose sporgevano dalle grandi, così finalmente potevo vedere quella vulva in tutta la sua completa bellezza, poiché la bella peluria non l�avrebbe più tenuta nascosta: tutto questo voleva dire qualcosa, io la zittii con uno sguardo. In seguito ritornai a fissare quel magnifico doppio paio di labbra che continuavamo a respirare di vita propria sempre più affannosamente.La sua fica continuava a contrarsi e piano s�apriva, si dilatava, si gonfiava. Al presente si era schiusa e da poca distanza io guardavo con attenzione quelle ...