1. ICVM |3| Segreti di Stato


    Data: 18/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti

    Casa Bianca, Washington. Ore 18.00 Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan accolse il primo Ministro Inglese Margaret Thatcher nello studio ovale. Dopo i saluti istituzionali e le foto di rito, Reagan chiuse la porta e si diresse verso il mobiletto-bar. Invitò dunque la ministra a sedersi. Erano finalmente soli. La lady di ferro prese parola: “Signor Presidente, la ringrazio per avermi convocato presso la sua residenza. Tuttavia, avrei preferito in tutta onestà discutere della crisi Iraniana pubblicamente, coinvolgendo i rispettivi uffici degli affari Esteri. La mia permanenza su suolo britannico, lei sa benissimo, è fondamentale per tutti gli organi di stampa e l'opinione pubblica. Venire qui può essere interpretato da molte potenze Alleate come un voler bypassare il loro giudizio.” Reagan ascoltava impassibile, mentre si versava del Whisky. “Chiamatemi Ronald, la prego. Non credo che Lei abbia realmente compreso i veri motivi per cui oggi è seduta su quel divano...” Disse Reagan mentre porgeva un bicchiere alla ministra. La Thatcher rifiutò cordialmente l'alcolico. “Allora illuminami, 'Ronald'! A cosa devo questa convocazione improvvisa?” Reagan si sedette sulla sua poltrona presidenziale. Bevve un sorso di Whisky e proseguì: “Lei è qui, Margaret, perché in verità fonti a me confidenziali riferiscono di un nuovo e ben più grave equivoco internazionale.” Margaret Thatcher era fredda, impassibile e dotata di estrema tranquillità, nel suo tailleur nero e acconciatura ...
    ... laccata. Reagan continuò “Che mi sa dire, cara Margaret, riguardo presunti contatti tra lei e il presidente Sovietico Gorbaciov?” “Storie da dare in pasto ai giornali progressisti.” rispose noncurante la Thatcher, mentre si toglieva il soprabito e lo poggiava sul divano. “Un mio informatore asserisce che lei e Michail Gorbaciov avete avuto frequenti colloqui privati, a mia totale insaputa.” disse Reagan. “Che ti devo dire, Ronald? Sono una donna molto riservata. Del resto, di questo nostro incontro, se vuoi proprio essere rassicurato, non ho informato alcun funzionario sovietico. Mi sembra finora d'esser stata coerente.” Rispose gelida e meccanica la Thatcher, mentre si slacciava gli orecchini madreperlati. Reagan si alzò di scatto e si avvicinò alla Thatcher, con il bicchiere nella mano destra. “Mi è stato detto, cara Margaret, che lei e Michail abbiate discusso animosamente per parecchio tempo all'interno del suo ufficio.” rispose il Presidente, mentre allargava leggermente le gambe e con la mano sinistra lentamente abbassava la zip del pantalone. La Thatcher guardò ammaliata quel gesto, mentre slacciava il primo bottone della camicia di seta. “E per caso ti hanno anche riferito gli argomenti di cui abbiamo discusso?” rispose lei, con voce magnetica. “Certamente. Pare che Michail abbia parecchio apprezzato le sue abilità oratorie.” disse Reagan, mentre tirava fuori il pene presidenziale. “Oh, beh. Non deve essere certo una novità per te, Ronald.” rispose la Thatcher mentre ...
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