ICVM |3| Segreti di Stato
Data: 18/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... afferrava l'uccello del presidente e lo cominciava a segare dolcemente. Poi aggiunse: “Una delle migliori qualità sovietiche, strano a dirsi, è l'ascolto. Lo sapevi? Quando io mi esprimo con la mia bocca, loro accolgono volentieri le mie istanze. Non è un caso che la guerra fredda continui ancora oggi tra di voi: tu non sai ascoltare.” disse, mentre poggiava la lingua sul glande ormai reso turgido. Reagan sospirò. La Thatcher avvolse il cazzo con le sue labbra sporcandolo di rossetto. Continuava a fissare negli occhi il Presidente con sguardo serio e risoluto. “E' forse vero, Margaret, che lei abbia concesso al presidente dell'Unione Sovietica un assaggio del suo fascicolo top-secret?” Chiese lui mentre con una mano guidava la testa della Thatcher fino alla base del pene. La prima ministra quasi affogò, emettendo un colpo di tosse. Si allontanò dal membro pulsante con energia e trasse un forte respiro a bocca aperta. “Vuoi sapere se Gorbaciov abbia sfogliato i miei secret papers? Beh, lo ammetto. Gli ho lasciato dare un'occhiata.” rispose lei ansimante, mentre faceva scorrere verso terra la sua gonna. “Ebbene, tu sai che ora è mio diritto pretendere di venire a conoscenza di quei fascicoli.” disse Reagan mentre con una mano massaggiava la coscia della Iron Lady e con l'altra si portava un altro sorso di Whisky alla bocca. “Non sono informazioni che puoi avere così facilmente, Ronald. Devi prima meritarle.” rispose lei mentre proseguiva con il massaggio ai testicoli. “Sù, ...
... voltati! Esigo che tu mi autorizzi l'accesso.” Disse Reagan. Arpionò un gluteo della Thatcher e costrinse la ministra a mettersi carponi sul divano. Abbassò le mutandine di pizzo e scoperse la rosellina anale più ambita di tutto il Regno Unito. “Fatti un'idea, caro Ronald. Osserva pure, se vuoi. Ma non ti illudere! Non sarò disposta a concedertelo senza nulla in cambio.” Disse Lei. Via del Mirto, 46. Ore 18.30. John ricevette Francis nella sua stanza. “Perché ti sei ridotto così? Sembra che non esci di casa da settimane!” “Sono davvero nei guai, Johnny. E' tutto un casino.” disse Francis colmo di apprensione. “Spiegati meglio.” chiese John. “Hilary. La nostra vicina. Quella ragazza che abita con il suo ragazzo nell'appartamento di fronte. Ci siamo conosciuti e frequentati negli ultimi giorni. Lei è bellissima. Mi piace tutto di lei, ha una gran bella intelligenza. Una voce soave. Un viso e un corpo da impazzire. Lei è qui, a pochi metri da me, irraggiungibile. Come pensi che mi possa sentire?” disse Francis. “Hai provato a parlarle?” Chiese John. “Ci ho provato, ma non risponde alle mie chiamate. Non risponde ai messaggi. Da quando l'ho baciata è come sparita nel nulla.” rispose. “Dovresti forse lasciar perdere, allora. D'altronde, lei ha già una relazione!” disse John. “Io so di piacerle! C'è una grande intesa tra noi, l'ho percepita. Non voglio lasciarmela sfuggire...” John era perplesso. Non sapeva cosa consigliare. Era giusto lasciare che il suo amico si dannasse la vita ...