Il portinaio
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: renart
... "Cioè?" "Gli ha detto", e qui si porta una mano alla bocca per ricacciare lo scoppio del riso, "se avesse interrotto qualcosa o se nascondesse un'arma lì sotto, vista l'ora e, soprattutto, i tempi che corrono, pieni di malintenzionati e delinquenti di ogni risma". "Ma dai, Lisa gli ha detto questo?! E lui?", chiedo sinceramente stupito. “Eh", fa Giada prendendosi il tempo di mandare giù un sorso di latte, "lui le ha risposto che l'effetto era causato dall'apparizione di Lisa, che era tutta in tiro nel suo tubino che lascia poco spazio all'immaginazione... e tu ne sai qualcosa, visto che l'hai sbranata con gli occhi tutta la sera, porco che non sei altro!” "Che sfacciato!", dico sorvolando sull'accusa, sebbene benevola, di Giada, ma senza evitare che per qualche istante si ricomponesse nella mente l'immagine di Lisa e del suo imponente stacco di gambe, con la coscia che nell'accavallata si scopriva fino alla natica rotonda e arrogante, "E dopo questa dichiarazione poetica d'altri tempi cosa è successo?" "È successo che Lisa gli ha detto che se l'omaggio - l'ha chiamato proprio così:omaggio - era per lei, voleva vederlo, per accettarne l'adeguatezza". “Che troia, la nostra Lisa!” “Già. Sta di fatto, però, che lui ha colto la palla al balzo e, senza battere ciglio, ha tirato giù le braghe e...” "Eeee...", le faccio eco mentre lei si concede l'ultimo sorso di latte e si accende una sigaretta, con calma snervante. "E il bigolo è scattato come un congegno a molla rampandogli ...
... l'ombelico. Lisa dice che era un affare così", e distanzia i due indici ad una misura davvero considerevole, "uno sfollagente di carne sormontato da una mela annurca violacea e imperlata su in cima". "Come sei dettagliata", dico con voce appena roca a causa di un'erezione improvvisa. "Mi limito a citare Lisa alla lettera", sorride sorniona mia moglie sbuffando di lato il fumo. "E che ha fatto lei a quel punto?", chiedo impaziente. "Lisa dice che è rimasta come pietrificata nel riquadro della porta aperta del gabbiotto. Non riusciva a staccare gli occhi da quel cazzo asinino ritto come un totem. Si è riscossa soltanto quando lui le ha chiesto di ricambiare". "Cioè?" "Come cioè? Le ha chiesto di alzarsi la gonna e mostrargli la mercanzia. Di giocare a carte scoperte, insomma", e ride per la metafora. Io deglutisco e mi palpo il pacco, sentendolo duro. Il gesto, anche se consumatosi sotto al tavolo, non sfugge a Giada. "Ti stai arrapando?", chiede mentre stropiccia il filtro nel posacenere. "Bè, è una scena eccitante...", ammetto forse arrossendo per la flagranza nella quale sono stato pizzicato. "Lo è, sì, ha fatto effetto anche a me quando me l'ha raccontato". “Vabbè, ma Lisa come ha reagito alla richiesta?” "Ha fatto due passi in avanti, ha chiuso la porta e si è alzata il tubino lentamente, prima sopra le mutande - o meglio, laddove ci sarebbero dovute essere le mutande, visto che non le aveva quella sera (cosa che sai benissimo, tra parentesi) - poi fino alle tette". "Oh mamma", ...