Il portinaio
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: renart
... sospiro pensando alla strisciolina di pelo nero che attraversa il centro del Monte di Venere di Lisa (particolare appurato di persona ogni qualvolta siamo da lei in piscina, dove vige la regola inviolabile del nudismo per chiunque metta piede sul prato al di là della cinta di siepi che protegge vasca e ospiti), e alle sue tettine sode dai capezzoli turgidi e rosa, "Carmine ha apprezzato?" "Ti pare che avrebbe potuto non apprezzare? Ha grugnito qualcosa che Lisa non ha capito, ha impugnato la mazza e ha preso a menarselo forsennatamente, rantolando e sbanfando come una vecchia locomotiva. Quindi le ha chiesto di girarsi, lei allora gli ha mostrato il culo, chinandosi appena per evidenziare la perfetta simmetria delle chiappe gemelle e il solco che le divide". “S-sì...", balbetto infilando la destra nelle mutande ed imitando il buon Carmine, sebbene con un ritmo lento, interlocutorio. "Poi?” "Lisa è rimasta in quella posizione fin quando non ha sentito sul culo gli schizzi caldi della venuta di Carmine. La distanza era notevole, eppure quel bazooka è riuscita a raggiungerla con i suoi pallettoni. Lisa era sconvolta da questo fatto. Sconvolta e ammirata". "E a quel punto si è coperta ed è andata via?", incalzo non dando peso all’aura sognante che per un attimo, mentre declamava con leggera enfasi gli ultimi due aggettivi, si è accesa negli occhi di Giada. "Macché!”, fa allontanando la mia domanda con un gesto della mano, come se avessi esternato la più grossa delle fesserie ...
... possibili in quel momento, “Quando si è girata, Carmine era ancora lì, a gambe larghe e col manganello che cominciava progressivamente ad ammosciarsi fra le mani, fino ad assumere le fattezze di una lunga proboscide gocciolante. Si è avvicinato e, senza che le dicesse niente, Lisa si è inginocchiata ed ha cominciato a manovrargli l’attrezzo come una pompa da giardino, smanettandolo e succhiandolo fin quando - dopo pochissimo tempo, ha sottolineato, altro che quei ragazzotti gonfi di anabolizzanti che rimorchia in palestra, che dopo la prima necessitano della rianimazione di un gonfietto da bicicletta! - non si è gonfiato come un pavone, ritrovando l'imperiosa postura di poco prima". "A quel punto se l'è trombata?", chiedo ansimando e aumentando di un giro il ritmo della raspa. "Chiavata", mi corregge Giada con puntiglio, "Lisa ha usato questo termine: chiavata. L'ha tirata su per i capelli, le ha abbrancato le chiappe con le manone scimmiesche e se l'è caricata in braccio con la stessa naturalezza con la quale avrebbe tirato su una bambina. Quindi gliene ha infilato dentro un bel pezzo - ma altrettanto ne restava fuori, giura Lisa - e si è avviato nel retro, dove ha la camera da letto, e lì, tra lenzuola sporche e maleodoranti, l'ha chiavata fino all'alba, di sopra, di sotto, di lato, a pecora - soprattutto a pecora, dice, perché lo faceva impazzire il culo sodo a mandolino -, insomma tutto il repertorio classico di un film porno". "Certo che è proprio una puttana, Lisa", dico ...