Incontro ravvicinato di ...inizio estate
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Zindo
... argentei e tremolanti che sembra partire dalla riva davanti a me e perdersi all'orizzonte: è il riflesso della tonda, grande e chiara luna che questa sera risplende su tutte le altre cose nere.
Con questa brezza gradevole che spira sulla mia nudità integrale mi sento un re, il re di niente, del buio, ma un re.
Tanto sono preso dalla mia tranquillità che solo quando mi sollevo un poco per girarmi ed infilare nella sabbia la cicca da spegnere, mi accorgo di una presenza a “un niente” di distanza da me. Sussulto istintivamente, anzi ho uno scatto.
Preso alla sprovvista non dico che mi sono spaventato ma..., qualcosa di non proprio banale ho sentito. La persona che è vicinissima se ne rende conto e, sorridendo, mi dice: “Tranquillo, vengo in pace”
”In pace, sto ciufolo! Mi hai spaventato! Chi sei? Che vuoi? Da quando sei qui?”. Intanto porto entrambe le gambe da uno stesso lato del lettino e mi alzo. Non sembrava alto perché lo vedevo dal basso, è proprio alto, più di me che basso non sono e non mi capita spesso di dover sollevare un poco la testa per guardare negli occhi le persone.
“Mi piaceva guardarti mentre eri sdraiato. Sorridevi. Pensavi a cose belle?”.
Riconosco dai toni più che dalle parole la sua tecnica di abbordaggio per fini “piacevoli”
“Scusa amico, ma arrivi tardi, per questa sera ho già dato. Facciamo un'altra volta?”.
Ride. Mi mette una mano su una spalla e mi dice “So che hai già dato, e come ci hai dato di brutto, ero qui che guardavo, ...
... mi sono eccitato a vedervi”.
“Qui, proprio qui, non c'eri, ti avrei visto. Dov'eri?”
“Con il buio che c'è, è facile non farsi vedere, ero semplicemente qui, sdraiato anch'io..”
“Scusa ma...se sei stato da parte prima, perché vieni fuori adesso? O uscivi prima o...beh adesso è tardi! Puoi anche allontanarti”
“Perché? Non ti piacerebbe fare anche io e te quello che avete fatto tu e quell'altra persona?”
“Io e te? Adesso? Mi dispiace non sono superman, ho dato e dato alla grande... mi dispiace”.
Supplichevole dice “Per favore!” e scende carezzevolmente con la mano, dalla spalla al petto e poi prosegue. Avverto una sensazione strana , molto strana, al tocco di quella mano, come un formicolio, ma forte, quasi come se miriadi di piccoli aghi si conficcassero ed uscissero dalla mia cute e poi un gran caldo in tutto il corpo, ma caldo davvero, qualcosa di mai sentito prima. Stupidamente chiedo “”Sei un pranoterapista?”.
Sorride e mi dice: “No, sono Trak Two”
“Chi sei?”
“Trak Two”
“Che cazzo di nome è? Non sei italiano?”
“No ma capisco bene e parlo discretamente la tua lingua, e una di quelle inserite nel mio programma”
“Ma che cavolo dici?! “ esclamo scostandomi per sottrarmi al contatto quasi scottante della sua mano.
D'improvviso, appena non sono più a contatto con la sua mano, sento freddo, un freddo boia, come se fossi sulla neve. Mi giro per prendere la camicia e gli altri indumenti che ho sulla sdraio accanto, per coprirmi.
Mi sento però ...