Dovette confessarlo al padre
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
(Racconto n. 73)
Il ragazzo sentì bussare alla porta. “Alberto, posso entrare?”
Accidenti, proprio in quel momento era nel massimo dell’eccitazione nel vedere sul portatile un filmino gay dove un uomo maturo, con un cazzo spaventoso, stava sventrando un cuccioletto voglioso come lui. Stava quasi per venire. Spense rapidamente il sito, si sedette sul bordo del letto e tenne sulle gambe il computer per coprire l’erezione.
“Si, certo papà, entra”.
Il padre entrò richiudendosi la porta alle spalle. La sua presenza lo scombussolò ancora di più perché, ai suoi occhi, era un uomo meraviglioso. Aveva 53 anni molto ben portati. Era alto e dal corpo statuario perché in gioventù era stato nuotatore professionista ed ancora, quando poteva, andava nella piscina comunale a fare qualche vasca. Due spalle larghe, la vita stretta e muscoli dappertutto, specialmente su braccia e cosce. Per non dire del folto pelo che lo ricopriva ovunque.
Quando gareggiava si depilava ma poi aveva lasciato libera la natura di riprendersi il suo spazio e ad Alberto era proprio così che piacevano gli uomini.
“Posso sedermi accanto a te? Dovrei parlarti”.
“Ma certo, papà”.
Dalla sua espressione la cosa apparve subito seria. Di che si trattava? Oddio, forse aveva saputo dei suoi gusti sessuali. Se si trattava di quello, cosa gli avrebbe risposto? Dentro di sé il ragazzo sentì ribollire una paura pazzesca e l’uomo se ne accorse.
“Non ti agitare. E’ una cosa seria ma a tutto si trova ...
... una soluzione. Stai tranquillo” e gli mise una mano sulla gamba per tranquillizzarlo. “Ho approfittato del fatto che tua madre è uscita a fare acquisti con la sua amica Gianna ed io devo farti un discorso molto importante, da uomo a uomo, del quale lei non deve sapere niente. Almeno per ora”.
“Cccche c’è, papà? Ho fatto qualcosa di grave?”
“Non ti preoccupare, te l’ho detto. Se è vero è meglio che ne parliamo. Girano delle voci in paese su di te…”
Il cuore gli si fermò e divenne pallido come un lenzuolo.
“Stai calmo. Stai calmo” e gli batté due volte la mano sulla gamba per tranquillizzarlo. Mi hanno detto che ti hanno visto l’altro giorno dietro al capannone della fabbrica abbandonata mentre… ecco… mentre ti intrattenevi con due uomini. E’ vero?”
Eccome se era vero! Aveva fatto loro pompini con l’ingoio e si era fatto sbattere alla grande con tanto di abbondante sborrata in culo da parte di tutti e due. Erano camionisti siciliani di passaggio e lui non se li era fatti sfuggire. Ma adesso era proprio nei guai.
“Ecco… io… non…”. La voce gli tremava.
“Se è vero non negarlo perché io non mi arrabbierò per questo. La natura, anche quella umana, non è mai solo bianca o nera ma ha un’infinità di varianti. Il mondo è pieno di animali, di piante, di montagne e colline tutti diversi tra loro, di tutti i colori e forme anche le più impensabili per una mente umana. La Natura è l’espressione del Creato. E’ il segno di una mente sovrumana, divina se vogliamo”.
Il ...