1. Dovette confessarlo al padre


    Data: 22/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... fai venire dentro?”
    
    “Si, certo. Mi piace tantissimo sentire i loro schizzi dentro di me”.
    
    “E la sborra? Ti piace berla?”
    
    “Oh si, tantissimo. Sono tutte di sapore diverso: quella più dolce, quella più salata, quella più densa e quella più liquida, quella più abbondante e quella meno ma più pastosa”.
    
    Il padre sembrava triste. Forse non doveva entrare così nei particolari. “Papà, scusa, non volevo… mi dispiace…”
    
    “Dispiace a me, figliolo” e la sua mano gli accarezzò la guancia rimanendovi sopra. “Tu non capisci…”
    
    Con l’altra mano prese la sua e la posò sulla patta dei suoi pantaloni. Sotto il tessuto si sentiva chiaramente la mazza tostissima. Quei discorsi lo avevano eccitato.
    
    “Mi sei sempre piaciuto, figlio mio, ma mi sono sempre trattenuto. Se avessi saputo di questo tuo interesse te lo avrei detto prima e, forse… sarei potuto essere stato io a sverginarti”.
    
    Le loro bocche si unirono in un bacio appassionato. La mano dell’uomo passò dalle spalle alla nuca per tenergli ferma la testa e potergli affondare meglio la lingua in bocca. Suo padre, il suo ideale di uomo lo stava baciando! Il contatto con quelle labbra, quella barba folta! Un languore gli salì dallo stomaco al cervello. Non capì più niente e si lasciò andare tra quelle forti braccia, svenendo quasi. Le loro salive e le loro anime si unirono in quel bacio interminabile.
    
    “Oh papà ti voglio bene. Quanto avrei voluto anch’io che tu fossi stato il primo! Questo è il letto dove è successo. Sarà ...
    ... sufficiente a consolarci adesso?”
    
    “Figliolo, non so se è il caso… io sono tuo padre… io non dovrei… Ohhh”
    
    La presenza della mano del giovane sul suo inguine si era fatta più viva e gli andava accarezzando l’asta quasi a fargli una sega attraverso la stoffa. Non riuscì a parlare quando gli si inginocchiò davanti. Lui istintivamente aprì le gambe così che gli si poté avvicinare meglio per strofinarci sopra la faccia, mordicchiando e baciando la protuberanza sempre più gonfia.
    
    Si guardarono negli occhi quando le piccole mani gli aprirono il bottone e gli tirarono giù la zip. Si alzò persino un poco per facilitarlo ad abbassargli i pantaloni e le mutande assieme. Il grosso membro schizzò libero e fu subito fagocitato interamente da quell’umida bocca, che prese a pomparlo.
    
    “Accc… Aaaooo… Porc… Ohhh sei fantasticooo”. In un secondo la lussuria ebbe la meglio sulla ragione. Gli posò una mano sulla testa per accompagnarlo nel movimento ma senza costrizione, mentre l’altra andò a puntellarsi in dietro sul letto per non cadere disteso.
    
    Il ragazzo, con la bocca piena sbavante sempre più saliva, pensava solo che finalmente stava realizzando il suo sogno e voleva dare il meglio di sé, tutto quello che aveva imparato dalle sue esperienze. Lasciò un attimo la mazza, che mantenne impugnata, per passare ad insalivare il pesante e peloso scroto che subito, a quel contatto, si contrasse. Poi tornò sulla cappella e riprese a spompinare con furore.
    
    L’uomo non resistette molto a ...