1. Nel tram...


    Data: 23/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69

    ... però qualcosa di malvagio. Ebbi la netta sensazione che le stesse premendo con i genitali contro i glutei. Effettivamente doveva essere successo proprio qualcosa del genere perché lei, chiaramente infastidita, si girò e lo guardò con disappunto. Per un attimo incrociò il suo sguardo: era profondo, magnetico, misterioso. Marta ebbe una reazione molto strana: Arrossì violentemente e si voltò di scatto per tornare a guardare fuori dal finestrino. Lui non si era minimamente scomposto. Quell'uomo cominciava ad innervosirmi. Pensai ad un pretesto per attaccare lite. Teso, continuavo a tenerlo d'occhio, come un gatto che cura il topo certo che, prima o poi, azzardi ad uscire dalla tana.
    
    Non dovetti aspettare molto. L'uomo infilò la mano sinistra in tasca. Aveva eseguito il movimento con disinvoltura, fingendo di cercare qualcosa; ma io ero certo di sapere quale fosse il suo vero fine. I miei sospetti si rivelarono subito fondati: vidi la tasca gonfiarsi sotto la pressione delle sue dita che, tese, andarono a sfiorare i glutei di Marta. Il primo istinto fu quello di partire con un destro ma qualcosa mi bloccò. "Calma!" Mi dissi. "Prima devo essere assolutamente certo". In effetti non potevo rischiare di prendere a cazzotti un uomo che magari stava solo cercando il suo fazzoletto. Non stava cercando il fazzoletto! Vidi le sue dita - o meglio, la sua tasca - compiere un movimento rotatorio sulla parte più sporgente del morbido gluteo di Marta. Era un massaggio metodico e delicato. ...
    ... Fino ad allora mi ero preoccupato solo di controllare l'uomo ma non avevo ancora visto la reazione della mia fidanzata. Senza voltarmi direttamente verso di lei, cercai di scorgere il suo viso. Non volevo infatti che capisse che mi ero accorto di quanto stava accadendo. Non so perché. Forse non volevo metterla in imbarazzo: magari lui si sarebbe allontanato di li a poco ed avremmo evitato una penosa scenata. Marta era visibilmente imbarazzata. Le sue gote erano infiammate. La vidi chiaramente deglutire in preda all'agitazione senza accennare però a nessuna reazione. Pensai, giustificandola, che forse aveva fatto il mio medesimo ragionamento: forse pensava che l'uomo si sarebbe fermato da solo e subito, senza che fosse necessario gridare al maniaco. Ma lo sconosciuto continuava a massaggiarla con sempre maggiore decisione ed il fatto che lei non reagisse era per lui sicuramente motivo di incoraggiamento. Ero confuso ed indeciso sul da farsi. Attesi troppo. Vidi l'uomo togliere la mano dalla tasca. In un primo momento pensai con sollievo che forse, soddisfatto, avesse deciso di fermarsi. Rimasi perciò di sasso quando lo vidi, con movimento rapido, nascondere la mano tra lui e Marta, tenendo il palmo rivolto verso il sedere di lei. Non potevo vederlo chiaramente, ma intuivo che aveva cominciato a palparla con decisione. Era troppo! Al colmo dell'agitazione stavo per esplodere quando, ancora una volta, mi fermai: "Troppo comodo!" Pensai. "Io adesso prendo a sberle questo schifoso ...
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