1. Nel tram...


    Data: 23/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69

    ... e lei se la cava così?! Magari facendo finta di non essersi accorta di nulla?! Eh no! Deve essere LEI a reagire! Deve essere LEI a dimostrarmi di non essere una zoccola!". Per alcuni secondi (che mi parvero eterni) attesi che si voltasse e prendesse a sberle il molestatore. Pensai vigliaccamente che, a quel punto, avrei potuto recitare io la parte dell'ignaro, fingendomi giustamente indignato e traducendo l'enorme tensione accumulata in una sacrosanta ira punitiva. Ma lei non reagì. Era incredibile! Con la coda dell'occhio saltavo continuamente e nervosamente dal suo viso all'osceno movimento che avveniva dietro di lei, sperando che da un momento all'altro accadesse qualcosa che interrompesse quell'insopportabile situazione. Lei aveva un'espressione strana: fissava un punto nel vuoto oltre il finestrino come incantata. Il suo viso tradiva comunque una forte tensione. Per un istante ebbi la fastidiosa sensazione che stesse provando piacere. Con orrore pensai che forse si stava eccitando. Cercai disperatamente di convincermi che il suo era solo un modo per vendicarsi del litigio di prima. Forse mi voleva far capire che, qualora avessi fatto ancora lo stupido con un'altra, per lei sarebbe stato estremamente facile trovare qualcuno con cui farmela pagare. Ora me ne stava dando semplicemente ampia dimostrazione! Ma il ragionamento non reggeva: lei non sapeva di essere osservata! Il pensiero mi rimbalzò improvvisamente nella testa e mi ferì per la sua crudeltà: "Lei. Lei pensa ...
    ... che io non mi sia ancora accorto di nulla!". Fui richiamato alla realtà da un movimento improvviso dell'uomo. Si era leggermente staccato da Marta ed ora potevo chiaramente vedere la sua mano che si apriva e si chiudeva in un modo strano. Non la stava più palpando! Ogni volta che si chiudeva quella mano guadagnava qualche centimetro di stoffa. Le stava sollevando piano il vestito! Fu a quel punto che mi accadde quella cosa stranissima. Non credo che proverò mai più niente di simile: alla vista del vestito di Marta che saliva e delle sue belle gambe che cominciavano ad offrirsi allo sguardo di quello sconosciuto, mi eccitai in maniera folle. Non era un'eccitazione normale: aveva in se qualcosa di insano, malvagio, terribilmente sporco eppure devastante per intensità emotiva. Sentii la salivazione aumentare. Le mie gambe cominciarono a tremare al punto che dovetti stringere la presa sul passamano per non sbilanciarmi. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella mano avida e dal suo lento e metodico lavorare. Dovetti fare uno sforzo per ricordarmi di tenere la testa dritta mentre continuavo a guardare di lato, sempre per far credere di non essermi ancora accorto di nulla. Ormai avevo abbandonato ogni proposito di intervenire. Ero morbosamente curioso di vedere lo sviluppo della situazione. La sola idea che di li a poco quell'uomo avrebbe toccato, con le sua luride dita, l'intimità più sacra della mia fidanzata mi pervadeva di una libidine folle. Volevo che lo facesse! Che la ...
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