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Nel tram...
Data: 23/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69
... gente intorno a noi si fosse ormai accorta dell'indecente spettacolo che stavamo offrendo; forse non il signore dietro di me, perché lo ricordavo volgermi le spalle, ma quasi certamente il gruppo di ragazzi extracomunitari dietro lo sconosciuto. Sghignazzavano tutti in maniera strana. Ormai la cosa non aveva più molta importanza. Marta stava per cedere e gettare la maschera. Si era inchinata ancora di più in avanti ed ormai aveva appoggiato la fronte al finestrino. Iniziò a gemere. Era un lamento strano che non avevo mai sentito da lei prima di allora: lungo, monotono, ininterrotto, all'inizio quasi impercettibile poi sempre più forte. Ormai non aveva più alcun senso fingere. Marta girò il capo verso di me. I nostri sguardi si incontrarono. Non dimenticherò mai la sua espressione di supplica. Mi supplicava di perdonarla per quanto stava accadendo, per non essere stata capace di opporsi ed essere arrivata fino a quel punto, per il tradimento che stava compiendo. Ma contemporaneamente mi supplicava di darle in qualche modo la mia approvazione per vivere appieno quella situazione irreale ed eccitante. Mi supplicava di concederle di godere senza più freni ed inibizioni, senza vergogna, senza limiti. Mi supplicava ed aspettava con gli occhi una mia risposta mentre continuava a sobbalzare sotto le spinte dell'uomo. Notò il furioso movimento della mia mano nella tasca dei pantaloni. Non potevo darle risposta migliore! Nei suoi occhi apparve un'espressione di gratitudine. Il suo ...
... respiro divenne affannoso, i suoi gemiti imbarazzanti. Anche l'uomo perse il controllo. La schiaccio brutalmente contro il finestrino aumentando la frequenza e la potenza delle sue spinte. Ora la montava con più foga. Marta dovette staccare le mani dalla barra ed appoggiarle aperte contro il finestrino per contrastare la spinta dell'uomo ed evitare di schiacciarsi il seno. Continuava a guardarmi. Il suo viso era intrappolato tra il finestrino e la testa dello sconosciuto. Questi portò la bocca vicino al suo orecchio e lo leccò con voluttuosità, poi le mormorò qualcosa, sogghignando crudelmente. Allora lei cominciò a gemere più forte ed al ritmo dei colpi che riceveva. Stava per venire. Conoscevo molto bene quell'espressione quasi di sofferenza che assumeva prima di raggiungere l'orgasmo. E venne infatti; ed io con lei. Sentii improvvisamente il mio sperma caldo scorrere sulla pelle imbrattando indecentemente la mia biancheria. Marta ebbe un orgasmo ben più lungo del mio: gemeva senza più ritegno; i suoi lineamenti erano deformati da una smorfia di insopportabile e doloroso piacere che la rendeva quasi brutta. L'uomo sembrava aver aspettato volutamente di sentirla godere. Le diede ancora alcuni colpi violenti, poi si bloccò, schiacciandola con ancor più forza contro il finestrino e rimanendo silenziosamente paralizzato dietro di lei. Stava venendo. Nella mia mente potevo vedere il suo pene eiaculare in lei. Rimase così, immobile per alcuni secondi, quindi ebbe un ultimo spasmo ...