1. Il mio vicino troppo vicino


    Data: 25/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: nazario89, Fonte: Annunci69

    ... sinceramente sfondato come ero da claudio che scopava a sferzate potenti non avevo voglia di caffè(qualsiasi interpretzione si voglia dare a questa espressione).
    
    Il mattino seguente mi alzai,erano le otto circa, non avevo nulla da fare…presi il cellulare e trovai il buongiorno di enrico un uomo sulla quarantina che qualche settimana prima cercava un cazzo da succhiare per la prima volta, gli offrii il mio e prese così a gusto che mi feci spompare volentieri altre tre/quattro volte ma ancora aveva molto da imparare…e io quella mattina non avevo voglia di tenere la lezione.
    
    Scrisse anche francesco quel giorno:”buongiorno!caffè?” e io risposi:”possiamo incontrarci a metà strada al bar vicino la farmacia ,oppure se non ti imbarazza fai tu qualche passo in più e vieni a casa”. Con mio grande stupore scelse di venire a casa, gli diedi tutte le istruzioni per raggiungermi e gli chiesi di temporeggiare un’oretta prima di incamminarsi.
    
    In tempo record feci doccia e barba e mi vestiì senza neanche badare molto a cosa mettessi indosso. Fumai a tiri radi una sigaretta, una di quelle sigarette accese dai pensieri che occupano fra questi poco spazio consumandosi piuttosto al vento che quella mattina invernale ma tersa soffiava spostando nervosamete quelle tende bianche ricamate che stavano coì bene in quella mia vecchia casa da studente così bella anche questa, teatro di innumerevoli scopate in quei quattro anni trascorsi lì.
    
    I pensieri svanirosno quando francesco al telefono ...
    ... mi comunico che era quasi al portone…non volli neanche scendere per accoglierlo come era mio solito,gli dissi che poteva salire al quinto piano e che l’avrei atteso alla porta.
    
    Eccolo francesco con quel viso d’angelo e quel sorriso estatico ,tolti gli occhiali disse “buongiorno federico” e io quasi impaziente risposi:” buongiorno a te, trasa!(entra)”,e indicandogli il divano gli dissi di accomodarsi e iniziai a preparare il caffè…lui sbottò:”così vicini non ti ho mai visto!” e io risposi: ”neanche io sicuramente ,ti assicuro che un ragazzo come te non mi sarebbe sfuggito”. Lui arrossì.
    
    E dissi la verità perche in effetti Francesco aveva qualcosa negli occhi ,così languidi e dolci ma che trasudavano qualcosa di esotericamente eccitante quasi proibito…in certi istanti il suo sguardo si intensificava così prepotentemente come quelli di uno stregone della mitologia norrena, che avevo immaginato nelle mie letture adolescenziali, intento a pronunciare l’anatema finale di un rito sacro.
    
    L’effluvio di caffè ormai aveva bussato alle nostre narici ricordandoci che era il momento di sorseggiare… riversai il caffè in due tazzine e ne porsi una a francesco e l’altra la tenni in mano sedendomi accanto a lui sul divano;alla TV davanti a noi scorrevano le vecchie immagini di un fil anni ’70 che avevo rivisto mille e mille volte ma che ancora aveva il potere di far smettere il mio zapping e francesco assorto mi chiese:”ma che razza di film guardi?” e io sorrisi…eravamo sull’orlo del ...