1. Il poker è anche un gioco: io, elena e franco.


    Data: 26/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Stavamo giocando a poker tra amici in una saletta di un alberghetto sulla costa ligure e ci eravamo trovati nel classico impasse del gioco. Io avevo rilanciato e lui non aveva i soldi. Cioè non aveva i contanti, perché le nostre regole sono abbastanza precise. Si parte con una posta non superiore ai mille euro in contanti da giocare e quando si finisce la scorta non si può giocare più. Un modo per mettere un limite alle cazzate. Come si sa, quando si ha un bel gioco in mano, si va a vedere comunque, a qualsiasi prezzo. Il che è da dilettanti, però accade. Di qui la regola di buonsenso, perché a poker nessun gioco è mai sicuro di vincere.
    
    Quindi eravamo fermi lì. Io avevo rilanciato e l’unico che voleva vedere non ne aveva abbastanza. In questi casi, per evitare che uno ne approfitti solo perché può puntare più dell’altro, si lascia sbordare col buonsenso. A fronte di opportune garanzie, ovviamente, e sempre per dare responsabilità al gioco.
    
    - Allora Marco, – mi disse Franco. – Posso vedere sulla parola?
    
    Da come lo aveva detto, se li avesse avuti sul tavolo avrebbe rilanciato, cosa che non poteva fare senza contanti.
    
    Ma anche io avevo un bel gioco.
    
    - Che garanzia di dai? – Risposi serenamente. – E’ la regola. Devi disporne qui. Niente carte di credito o assegni.
    
    Ripeto, non è questione di fiducia. E si deve trattare di roba comunque incassabile subito, tipo un orologio o altro del genere.
    
    - Questa. – Disse e mi allungò un foglietto piegato sul quale ...
    ... aveva scritto qualcosa.
    
    Lo aprii e lo lessi: «Mia moglie».
    
    Io non accetto mai queste cose. Sono un persona corretta e non ho mai negoziato rapporti sessuali. Ma sua moglie era davvero una bellissima donna, alla quale non avevo mai risparmiato i complimenti, ma non faceva eccezione. Comunque era alta un metro e sessantacinque, ma proporzionatissima e con un culo da urlo.
    
    Mi sentii vergognosamente tentato. Ma non volli accettare.
    
    - È una cifra importante, – gli risposi. – È tutto quello che hai qui, più di quello che ho puntato io. Forse è bene che ti consulti con tua moglie…
    
    - Lei è d’accordo.
    
    - Non ti ho visto parlarne con lei. E’ lì che gioca a bridge con le amiche. Vai, chiamala, mostrale il biglietto e chiedi conferma. Se lei mi fa segno di sì con la testa, allora accetto.
    
    Gli amici pensarono che si fosse giocato l’auto, ma la cifra in gioco era sicuramente inferiore alla sua BMW. Restarono tutti curiosi dall’idea di vedere come sarebbe andata a finire.
    
    Lui mise le carte sul tavolo, vi poggiò sopra un bicchiere, prese il foglietto piegato e andò dalla moglie. La fece alzare, le disse qualcosa e le mostrò il bigliettino. Lei ebbe una brutta reazione. Poi lui evidentemente le spiegò che gioco aveva in mano. Discussero un po’ e alla fine lei sospirò e gli disse sì. Lui la fece girare dalla mia e lei annuì con un certo imbarazzo.
    
    Poi tornò al tavolo. Si sedette e rimise il foglietto piegato sul tavolo sopra le fiches.
    
    - Vedo! – Disse.
    
    Mostrai le ...
«1234...8»