Il poker è anche un gioco: io, elena e franco.
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... carte aprendole sul tavolo. Avevo un colore di fiori. Non un gioco straordinario, ma certamente importante.
Lui arrossì al punto di sentirsi male. Mostrò le carte. Aveva anche lui un colore, ma di picche. Inferiore al mio.
Avevo vinto sua moglie.
Lì per lì provai un indecente senso di eccitazione come un adolescente che vede delle tette per la prima volta. Poi mi dominai e pensai come dovevo gestire la situazione.
- Io smetterei qui di giocare, – dissi alzandomi.
- Anche noi – disse uno degli altri due amici.
- Cos’è che aveva giocato Franco? – Disse curioso l’altro domandandomi il foglietto che avevo raccolto insieme alle fiches.
- Mi spiace – risposi. – Se volevi vederlo dovevi stare in gioco.
Non disse nulla.
- Beviamo qualcosa? – Propose uno dei due per concludere la serata. – Domattina usciamo in barca e sarebbe meglio andare a letto prima.
- Ottima idea – dissi.
Mentre finivo il mio whisky, mi avvicinai ad Franco, il perdente.
- Mi raggiungete tra un po’? – Sussurrai. – Sono alla 424.
Andai in camera, mi spogliai, indossai l’accappatoio dell’hotel, andai a lavarmi i denti, lasciando la porta del bagno aperta per sentire se qualcuno bussava alla porta.
Ma sentii bussare solo mezzora dopo. Era Franco, da solo. Lo feci entrare.
- Ciao.
- Ciao.
- Senti – esordisce, – mia moglie non se la sente.
Provai delusione anche se me l’aspettavo.
- Non avevo dubbi. – Gli dissi, senza rancore.
- Però ti ho portato i soldi. – ...
... Aggiunse, porgendomi delle banconote.
- Quali soldi?
- Quelli che non avevo sul tavolo per venirti a vedere, 400 euro. Sono andato al bancomat della banca qui vicina.
- Ma sei impazzito? Non li voglio!
- Come non li vuoi?
- Non ci penso neanche! Io non voglio vincere a tutti i costi. Ormai le cose sono andate così. Conosci le regole. Ce le siamo imposte per giocare in parità e senza rischiare troppo. E credo che tua moglie valga più di 400 euro.
- Sono quelli che ti devo.
- No, tu mi devi tua moglie. Se lei non vuole, pazienza. Tu hai il dovere di darmela, ma io non ho il diritto di averla. Quindi, amico, è finita così. Vai a letto valà, che domani usciamo in barca.
Dopo un’altra mezzoretta, mentre consultavo testi critici del Manzoni, sentii nuovamente bussare alla porta. Indossai l’accappatoio ed andai ad aprire. Era Elena. Sorpreso, la feci entrare.
- Sei la benvenuta, ma che sei venuta a fare?
- A pagare il debito di mio marito.
- Non dire stronzate. Io non scopo nessuna donna che non voglia farlo.
- Io voglio farlo.
- Balle. – Sorrisi. – Prima ho parlato con Franco e ho capito benissimo come stanno le cose.
Andai verso la porta.
- Non sto scherzando, Marco. Ne abbiamo parlato a lungo e siamo arrivati alla conclusione che passerò la notte con te.
Ero rimasto senza parole e non sapevo cosa fare.
- Ma a una condizione.
- E quale sarebbe? – Risposi pensando a cosa poteva aver inventato per aggirare il problema.
- Franco ...