Il poker è anche un gioco: io, elena e franco.
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... sarà presente.
- Presente a cosa?
- Voglio che stia qui a guardarci mentre scopiamo.
- Elena – osservai stringendomi le tempie, – io non voglio rovinare la vostra famiglia. E’ meglio che te ne vai…
- Non posso tornare e dirgli che mi hai rifiutato… Prima si è sentito umiliato proprio dal fatto che tu non hai preteso niente.
- Non sarà un giochetto se resti con me, – le dissi, cominciando a pensare di scoparla. – Io a letto sono piuttosto invasivo.
- Vuoi dire che mi rivolti come un calzino? – Sorrise lei a questo punto. – L’ho già sentito dire di te… he he
- E a te sta bene?
- Per questa notte puoi fare quello che vuoi. Sono qua.
Sentii in pesantissimo senso di colpa, che però rimossi come una piuma.
- Tuo marito potrebbe non reggere a quello che vedrà…
- È lui che vuole essere presente.
- Hai detto che lo volevi tu.
- L’ho detto, è vero, ma è lui che me l’ha chiesto.
Bussarono nuovamente alla porta.
- È Franco, – disse. – Lo fai entrare?
- È tutto così fuori di testa… – commentai. – Una follia…
Andai ad aprire.
- Siediti qua. – Dissi a Franco indicandogli la poltroncina a fianco della porta. – Ci guarderai da lì. Ma se solo ti muovi, fermo tutto e vi mando a fare in culo.
Non rispose e andò a sedersi. Era come annichilito.
Sentii di avere in pugno la situazione e cominciai a fare quello che mi passava per la testa.
- Girati. – Ordinai a Elena. – Anche tu non devi parlare ma solo obbedire.
Si girò.
- ...
... Alza la gonna piano, fino a mostrarmi le mutandine.
Lei attese un attimo, poi vinse l’imbarazzo, mise le mani alle gonne e le fece scivolare in su. Arrivata alla base delle natiche si fermò.
- Più su – dissi, mettendomi comodo sul bordo del letto.
Lei obbedì e scoprì il suo culo leggendario.
Era come me lo immaginavo. Rotondo, con delle piegoline al posto giusto, che le mutandine non troppo sgambate mettevano in risalto come un invito.
Suo marito stava rannicchiato, sembrava piccolo piccolo. Per quanto volessi fingere che non ci fosse, la sua presenza mi spingeva a fare tutto con una certa teatralità.
- Allarga leggermente le gambe, Elena.
Obbedì. La mia erezione si fece strada mentre guardavo il culo così disponibile e così invitante. Volevo già saltarle addosso, ma decisi di gustarmela fino in fondo, con attenzione. Le accarezzai le piegoline del culo con l’esterno delle dita e lei ebbe una spontanea reazione con la pelle d’oca. Voltai le mani e le palpai con gusto la rotondità destra del culo. A quel punto lei era preparata e cercava solo di essere disponibile. Le accarezzai l’interno delle cosce risalendo fino alle mutandine.
Poi, con delicatezza, portai le mani ai bordi dello slippino e, una volta presi bene, lo abbassai fino piedi, lei sollevò prima un piede e poi l’altro. Continuava a tenere sollevate le gonne per lasciarmi godere della vista del suo culo superbo. Con suo marito che ci guardava, provai un senso malvagio di potere.
- Sei una ...