Il poker è anche un gioco: io, elena e franco.
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... quella destra col piede di fianco a lei. In mezzo lei.
Piegai in giù l’uccello con una mano e lo appoggiai al buco del culo. A sentirlo, lei ebbe un fremito. Le avevo già messo un dito nel culo e in qualche moto l’avevo preparata, ma il mio cazzo sarebbe stato una colonna. Senza la sua collaborazione avrebbe potuto essere devastante. Quindi feci con calma.
Attesi che l’ano si allargasse spontaneamente sospinto dal glande e, quando lo sentii introdotto, spinsi per superare la stretta iniziale. Lei alzò una mano come per fermarmi, ma poi la rimise giù per lasciarmi proseguire. Continuai piano, se non vuoi fare danni devi semplicemente avere pazienza. Tanto, quando lo senti pronto, puoi scivolarci dentro di peso.
E così avvenne. Il cazzo entrò inesorabilmente nel suo retto, godendosi la presa anulare perfetta. Stretta al punto giusto, come una fascia elastica che consente al pistone di scivolare nel cilindro senza graffiarlo. E, una volta trovata la strada, iniziai a pomparla esattamente come uno stantuffo.
Lei gemeva, sollevava la mano per chiedere moderazione, sbatteva le gambe per la terribile sensazione di essere impalata, godeva come una troia al limite estremo tra il piacere e il dolore. Da dietro, Franco doveva vedere tutto questo, con lei che sobbalzava ogni volta che i coglioni si avvicinavano pericolosamente al culo.
Quando prese il ritmo e parve a un passo dall’orgasmo anale, mi venne il colpo di genio.
- Franco! – Gridai. – Presto vieni ...
... qui!
Sentii che si era portato a me.
- Presto che sto per venire! – Gli ordinai. – Leccami i coglioni!
Lui obbedì e, un po’ goffamente perché non lo aveva mai fatto, portò la bocca ai pieni coglioni che andavano in su e in giù.
- Forza, impegnati, cazzo!
Lui allora trovò la strada giusta appoggiando una mano tra le gambe della moglie e cominciò a leccarmi le palle di traverso con frenesia.
Allora, mentre la moglie veniva scossa dall’orgasmo anale, cominciai a pompare sperma per la terza volta, inondandole il retto.
Quando smise, l’uccello venne espulso, floscio.
Mi lasciai andare su un fianco, sfinito, pancia in su.
Ricordo che i due si ricomposero con calma e se ne andarono. Io mi ero infilato sotto le coperte e mi addormentai così, in attesa della sveglia perché l’indomani mattina saremmo usciti in barca.
In barca ci divertimmo tutti, compresa la coppia di amici che avevano passato la notte con me. Io ero l’unico non sposato, ma non avevo mai creato problemi. Faccio il galante con le signore, ma non ci provo mai. Nessuno quindi sospettò che quella notte mi ero fatto il più bel culo delle mie amicizie. E io in barca studiai riservatamente proprio quel culo che adesso stava in bella posizione appena pudicamente coperto dal costume da bagno.
Mi venne da chiedermi se era stato un sogno…
Un mese dopo, venne a trovarmi in ufficio Elena. Era una visita piuttosto inusuale, ma devo dire che gli accori migliori sono sempre avvenuti nei miei uffici.
Era ...