Il poker è anche un gioco: io, elena e franco.
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... singolare anche la sua visita da sola, ma la accolsi senza meraviglia e con la massima galanteria, ovviamente senza alcun senso di colpa, ma disponibile a ogni sua richiesta. Insomma, come se non fosse mai accaduta quella notte, anche se vi era accaduto proprio di tutto. O quasi.
- Ciao Elena, – dissi. – Qual buon vento ti porta? È in programma un altro fine settimana in montagna, al mare, in campagna?
- Sì, qualcosa del genere – rispose, – ma più mirato… Sono qui a portarti una proposta a nome mio e di Franco. Lui a preferito inviare me come ambasciatrice.
- Ne sono onorato. Sono qua, – dissi . – Ascolto.
- Che ne diresti di giocare ancora a poker con noi?
- Certo! E perché mai dovremmo smettere?
- No, volevo dire noi tre.
- Io te e Franco? – Chiesi a Elena. – Giochi anche tu?
- È una proposta articolata, – rispose lei, cercando di mettersi più a suo agio. – Vorremmo fare un poker molto particolare…
- Spiega.
Ma mi sentivo intrigare.
- Giocate voi due, – aggiunse lei. – Sempre che siate d’accordo. Solo che tu giochi a soldi, mentre Franco si gioca sua moglie. Me.
Mi misi più comodo e mi feci serio.
- Elena, se avete bisogno di soldi, non fatevi problemi a chiedere. Posso aiutarvi.
- Ha ha! – rise Elena. – No. Abbiamo solo voglia di ripetere quella nottata a Camogli.
- Fantastico! – Esclamai. – Ma non possiamo metterci d’accordo direttamente?
- Neanche per idea.
- Spiegati meglio.
- A Franco piace vincere soldi, a te ...
... piace vincere me. Sbaglio?
Provai una piacevole sensazione di appartenenza.
- Non sbagli. E tu chi preferisci che vinca?
- Tutti due…
- Che meraviglia…! – ripetei.
- Fammi finire. Se ti sta bene, la tua posta sarà in contanti e la sua nei miei vestiti. E oltre, fino ad arrivare, al limite, come quella sera.
- Al limite?
- Giusto, anche senza limiti… he he… Ammesso che vinci, naturalmente, – aggiunse lei sorniona.
Guardai Elena e sognai di metterglielo nel culo nuovamente.
- Accetto! – Risposi. E rilanciai con una delle mie solite furbate. – Però quando faccio le carte io, metto il cip di un euro. Ma quando fa le carte lui, che cip mette?
- Dimmi tu.
- Il suo cip sei tu: vieni da me e ti fai accarezzare sotto la gonna…
- Finché ho ancora la gonna addosso, sì… he he
- Elena, – mi sfuggì di dire. – Potrei avere un cippino adesso?
- M;a certo!
Si alzò, si portò a me e mi lasciò risalire con la mano fino al culo. Un sogno.
Da allora ho una terza coppia cuck che «gioca» con me.
Un poker singolare, perché quello che si perde giocando non torna indietro con la vittoria successiva. Se le porto via le mutandine per 50 euro, non può rimettersele neanche quando suo marito ne vince 100.
Elena, va da sé, non ha prezzo. Altro che centinaia di euro. Ma il gioco è proprio quello: moralmente non vogliono fare il triangolo cuck, ma tecnicamente devono esserlo «costretti».
E se un credito di gioco non hai diritto a riscuoterlo, il debito devi ...