Diario di una Cagna
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... per il resto vanno in giro senza niente addosso. Jas porta una maglietta e un cappellino: lei è olivastra di carnagione, e immagino avrebbe lo stesso colore anche in montagna in pieno inverno. A metà pomeriggio mi porta uno strofinaccio e un secchio di acqua saponata: immagino voglia farmi capire che è ora di guadagnarmi il cuscus della sera. Strofino il legno e lucido le parti metalliche fin dove il guinzaglio mi consente di arrivare, così come avevo fatto a prua. Mentre lavoro posso osservare Pat, che è quasi sempre in plancia a controllare la navigazione; quando non è impegnata con la manovra fa esercizi a corpo libero. Quando fa le flessioni sui pugni chiusi ne conto più di cento: nessuna sorpresa che abbia una muscolatura così! Quando il sole picchia di più, Pat ferma i motori e chiama Eva da sotto coperta: le due bionde si scambiano un bacio poi vengono a poppa, mi passano accanto senza degnarmi di uno sguardo e si buttano in mare con due tuffi da nuotatrici olimpioniche. Le osservo nuotare intorno alla barca almeno tre volte: le bracciate di Pat sono eleganti e potenti, mentre quelle di Eva sono più rapide e nervose, ma considerata la differenza di età, alla fine le due raggiungono nuovamente la scaletta di poppa quasi contemporaneamente. Pat rimette in moto, reimposta la rotta, poi le due biondone si stendono al sole per asciugarsi tenendosi per mano su un divanetto vicino a me. Non riesco a staccare gli occhi dal corpo di Pat: adoro le sue linee lunghe e ...
... flessuose, i muscoli che fremono sotto la pelle abbronzata dal sole, le concavità addominali e ascellari… Non mi era mai capitato prima di guardare una donna in questo modo. Vedo anche i difetti: la rete di rughe precoci intorno agli occhi, le grinze del collo bruciato dal sole e dalla salsedine, i vasi sanguigni gonfi che le solcano le braccia e le mani, una brutta cicatrice ad un fianco… Non si depila la passera: si limita a spuntarla sui lati in un bel triangolino ben curato di pelo dorato che contrasta perfettamente con la pelle abbronzata dell’addome e delle cosce. Solo a guardarla mi viene l’acquolina in bocca. Sono innamorata di lei. O forse sono solo soggiogata, e più che amarla la ammiro? Non lo so neanche io. So solo che da quando sono a bordo ho praticamente smesso di pensare a Franco, e anelo anche un solo sguardo da parte della skipper veneta. Niente. Non mi guarda neppure una volta, come se non esistessi. Soffro in silenzio, aspettando che la mia padrona decida di dedicarmi un attimo di attenzione. Quando il sole tramonta le lesbiche e la loro marinaia cenano sul ponte: risotto alla marinara… Il profumo mi fa impazzire. Per fortuna quando hanno finito Jasmine mi porta la solita ciotola con gli avanzi, e io mi faccio una bella scorpacciata. La brezza da nord ovest si fa sempre più fresca; tiro fuori dalla sacca prima il prendisole e poi il telo da spiaggia e mi ci avvolgo dentro. Jas mi cambia la ciotola dell’acqua e poi scompare di sotto. Pat resta un altro po’ a ...