Con la bella stagione quella del camper fu la genialata di mio marito:cornuto e contento
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69
... sono perso qualcosa di interessante?»
«Solo la dimostrazione di quanto i camionisti che abbiamo superato abbiano apprezzato lo spettacolino che gli ho offerto prima.»
«In che senso?» chiese, con un’espressione sorpresa e curiosa sul viso.
«Nel senso che, mentre eri qui a baloccarti con questa roba, giù mi sono saltati addosso in tre e mi hanno scopato nel cesso degli uomini!»
Piccato dal fatto che non aveva potuto assistere, mi sfidò: «Sei una contaballe! E figurati…»
Allora gli presi la mano e me la appoggiai sulla fica, ancora gonfia di eccitazione e stillante di seme estraneo: sapevo quanto si eccita nel trovarmi sborrata da estranei!
Gli si velò lo sguardo dall’eccitazione, impiegò qualche secondo per pensare a qualcosa da dire, poi mi abbracciò, mi baciò con calore e mormorò: «Sei una fantastica porcella, ti adoro!»
Mi introdusse la lingua in bocca –lì, davanti allo scaffale delle offerte musicali del mese!- e mi accarezzò per qualche lungo, interminabile minuto, scostandosi solo perché aveva percepito qualcuno che si stava avvicinando, e lasciandomi in uno stato di eccitazione ad un tale livello di parossismo che fui visitata dall’oscena tentazione di mettermi io, a cosce spalancate, nello scaffale delle Offerte del Mese!
Poi ci ricomponemmo, lasciammo l’autogrill, facemmo il pieno di gasolio e ripartimmo verso il resto della nostra porno-vacanza.
E’ tutto questo che mi piace in lui, questi suoi entusiasmi da ragazzino, questa sua voglia ...
... di vivere, di fare tutto subito e, appena finito, subito cominciare qualcos’altro, questa sconfinata libertà che mi dava, libertà data da una fiducia di cui cercavo sempre di essere degna. Sapevo, inoltre, che ciò che io vi ho appena detto di lui, lo sentireste ripetere pari-pari da lui nei miei confronti. Siamo una coppia vivace, birbante, irreprensibile nella nostra vita ordinaria, quanto assolutamente trasgressiva in quei momenti che sappiamo prendere per noi e, soprattutto, profondamente innamorata ed affiatata.
Quando l’ho visto la prima volta, quel pomeriggio di tanti anni fa, così alto, con le spalle larghe, i bei baffi curati, i castani capelli di lunghezza media, quegli occhi verdi e quel sorriso malizioso ed irresistibile, ho pensato che non dovevo lasciarmelo sfuggire. Mi corteggiò con paziente dolcezza ed io, appena uscita da una storia che mi aveva lasciato il cuore colmo di macerie, pur godendo delle sue attenzioni e della sua compagnia, esitavo a concedermi a lui. Per carità, non è che facessimo i fidanzatini di Peynet: i suoi baci ed i suoi abbracci (spezzacostole, ma che mi fanno sentire molto desiderata!) mi sono bastati per tre o quattro appuntamenti, ma quando la mia fichina ha deciso di aver bisogno di essere accarezzata dalle sue belle mani, lui lo ha subito intuito e la sua mano calda, anziché sostare pazientemente sul ginocchio, ha cominciato a risalire lievissimamente la coscia, facendomi provare brividi di piacere, mentre la sua lingua possente ...