1. Con la bella stagione quella del camper fu la genialata di mio marito:cornuto e contento


    Data: 30/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    ... retto e pure Angelo lo allagò da dietro, col suo tipico roco ruggito di piacere.
    
    Al sentire il piacere sgorgare dai miei tre amanti, dalla mia gola scaturì un lungo gemito, che partiva dal profondo della mia anima e che si trasformò in una sorta di ruggito, mentre un gigantesco orgasmo mi travolgeva, come se fosse crollata una diga ed il muro della piena mi fosse arrivato addosso, spazzandomi via e sballottandomi senza pietà.
    
    Mentre mi trovavo, tremante e inzuppata di sudore, in mezzo al mucchio di corpi esausti, un gemito trattenuto mi ha fatto scoprire un ragazzo, davvero giovane, che ci aveva spiato e che, anche lui, vedeva il suo piacere scaturirgli sulla mano.
    
    Gli strizzai l’occhio, complice, ma lui se ne accorse, arrossì violentemente e scappò via….
    
    Ci rialzammo dal lurido pavimento di cotto e ci ricomponemmo: i due ringraziarono frettolosamente e quasi scapparono via, mentre Angelo, sondandomi con le dita i buchini dilatati e scivolosi del seme altrui, mi baciò con tenera passione in bocca.
    
    Stavamo tornando al nostro veicolo quando… “Angelo!!! Luana!!!” ci sentimmo chiamare; un ex collega di Angelo che, a quanto ci disse, si era trasferito in zona.
    
    Avvicinatosi a noi per scambiare due chiacchiere, la sua innocente e festosa cordialità si ...
    ... era mutata in un interesse… meno innocente, ecco; probabilmente aveva riconosciuto, nel leggero afrore dei nostri corpi ancora lievemente sudati, quell’odore acidulo e vagamente mieloso dello sperma maschile, che mi colava lungo la faccia interna delle cosce.
    
    Per fortuna, a mio marito non sfugge praticamente nulla ed una rapidissima occhiata tra di noi, ci fece capire che eravamo sempre sulla stessa lunghezza d’onda.
    
    Perciò, mentre io facevo lavorare i miei muscoli inguinali per far fuoriuscire ancora un pochino più di seme dai miei orifizi, invitò l’amico sul camper, per un caffé e, aperta la porta laterale, salì i due alti scalini.
    
    Sorridendo, invitai il tipo a seguirlo ma lui, con falsa galanteria, mi fece cenno che mi voleva lasciare il passo.
    
    Sì, il tipo era sveglio! Sorridendo, ma con una punta di malizia, stavolta, salii i gradini e, ‘casualmente’, inciampai sull’ultimo, finendo in ginocchio sul pavimento della casa mobile e mostrandogli un bello scorcio del mio culetto e della mia fichina nudi e luccicanti di secrezioni stillanti, ancora fresche.
    
    Galantemente, mi chiese se mi ero fatta male e mi aiutò rialzarmi… meno galantemente, mi mise una mano sul culetto, palpandolo, e facendo scorrere un dito sulle crepe rilassate del buchetto posteriore.. 
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