I giardinetti 2
Data: 06/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: overbsx
... nodoso, fu naturale toccarmi ed accorgermi di avere anche io un’erezione notevole; ma come poteva accadere tutto questo, quando mi segavo avevo bisogno di pensare alle donne nude che mi rimanevano in mente dai fumetti, ed ora ero eccitato vedendo un pisello grosso. Il signore sporgendo il bacino verso di me smise di toccarsi, il suo invito era chiaro, voleva lo toccassi. Lo aveva caldissimo, durissimo, le vene gonfie, lo strofinai con entrambe le mani pensando di vedere la sborra uscire. Il signore si scostò ricomponendosi, ricordo bene di essere rimasto molto male, pensai che non le piacesse più farsi toccare, credetti di aver sbagliato nuovamente, lui poi disse “è tardi devo chiudere i cancelli, se vuoi rimanere aspettami qui, altrimenti tra due minuti esci e vai via, tanto ormai non c’è più nessuno.
In quel momento appena lo disse sarei voluto andare via, poi, rimasto solo, decisi di fermarmi per soli 15 minuti, così, giusto per parlare. Il signore tardò oltre il tempo che avevo preventivato, ed appena scese di sotto disse: “bene, visto che hai deciso di rimanere se vuoi giocare col mio cazzo ora fai quel che ti chiedo: inizia a spogliarti, non vorrei che ti sporcassi come è accaduto a me ieri.” Rimasi immobile, compresi che il pisello, quello grande si chiamava cazzo. Nel mentre facevo questa considerazione, guardavo il signore che toltasi la tuta, proseguì sfilandosi mutande e canottiera, era tutto nudo, peloso, grosso ed il suo “cazzo” era semiduro. Vedendomi ...
... titubante ed ancora con i vestiti, riprese le mutande chiedendomi di andare via, aggiunse che non ero obbligato a fare nulla. Senza distogliere lo sguardo da lui, tolsi subito la blusa e i pantaloni della tuta. Non usavo maglietta, rimasi in mutandine; il signore scosse la testa, facendomi intendere che non andava bene, e ribadendo che lo faceva solo per non farmi sporcare i vestiti.
Sono nudo, e guardo il mio pisellino turgido, poca cosa in confronto al suo cazzo venoso. Si avvicina, mi abbraccia da dietro stringendomi il suo cazzo sulla schiena, lo sento strusciare su di me, ne avverto il calore e la consistenza, ora anche il mio cazzo è duro. Il signore mi prende per mano e mi porta nello stanzino e, sollevandomi mi mette a sedere su degli scatoloni; mi fa distendere mentre lui in piedi inizia a carezzarmi tutto il corpo. Fremevo tutto a contatto delle sue mani, si muoveva delicatamente sin quando non giunse ai capezzoli, e, in maniera sempre più forte iniziò a strizzarli. Erano diventati turgidi, avevo male ma non dicevo nulla; poi la sua mano scese verso il pisello, mentre con la bocca passava da un capezzolo all’altro mordicchiandoli i sputandoci sopra. Mordeva sputava e leccava in continuazione, mentre con la mano ispezionava tutto il mio basso ventre, compresa la zona del culetto. Iniziai a gemere e dimenarmi, quel lavoro ai capezzoli non mi faceva capire nulla. Ora sbattevo il bacino in maniera convulsa, capì che stavo per sborrare, ed anche il signore lo capì. Le sue ...