1. I giardinetti 2


    Data: 06/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx

    ... labbra abbandonarono i capezzoli e di colpo ingoiò il mio pisello; lo aveva tutto dentro, le labbra toccavano le palle, e sembrava volesse far entrare anche quelle, si muoveva con la bocca come se lo mangiasse. POI avvertì un gran caldo salirmi dalla punta dei piedi, e continuando a sussultare il mio pisello fece uscire tanta sborra nella bocca del signore. Lui ad ogni sussulto ruotava le labbra alla base del pisello come se volesse raccoglierne sempre di più; la mia mano penzoloni urtò il suo bastone, era durissimo, cercai di afferrarlo, ma lui mugugnando spostò indietro il bacino facendomi intendere che non desiderava. Gli spasmi del mio ventre andarono a scemare, ed anche il mio pisello smise di fare sborra, credo che il volume di quella sborra fosse paragonabile a quella di cinque seghe fatte da me. Quando mi fui calmato, ed anche il respiro divenne regolare, il signore lentamente, risalendo con la testa e con le labbra serrate liberò il mio pisello; e subito dopo avvicinò la bocca aperta davanti ai miei occhi, era piena di liquido bianco che lui a piccoli sorsi facendomi ogni volta vedere, ingoiava. Era sbalorditivo vedere il signore con quanta gioia ingoiava la crema, sembrava stesse gustando una cosa molto buona, eppure io non avevo provato nulla a leccare la mia.
    
    Mi diede un piccolo bacio, e mi disse di scendere giù; ero in piedi con le gambe un po’ molli, mentre lui prese il mio posto stando seduto con le gambe penzoloni. Mi ritrovai a pochi centimetri dal suo ...
    ... bastone, lo presi in mano, era molto turgido, lo scappellavo con fatica, Il signore piegò la testa e con estrema precisione lasciava colare saliva sulla punta del cazzo; io continuavo a fare su e giù ora anche con tutte e due le mani. Ora aveva afferrato la mia testa indirizzandola sul suo cazzo, e contemporaneamente mi istruiva dicendomi quel che dovevo fare: usa le labbra e non i denti, metti molta saliva, muovi continuamente la lingua come se stessi leccando un ghiacciolo, cerca di roteare la testa per far abituare la bocca al cazzo, inspira aria col naso e scendi sempre più giù sino a fartelo arrivare in fondo alla gola, ricorda non è il cazzo che sborra ma è la tua bocca che lo fa sborrare, devi essere delicato, poi quando arriverà la sborra ti dirò cosa fare. Continuai quel lavoro pe r circa venti minuti, lui continuava a guidarmi la testa su e giù; ogni tanto consapevole che ero stanco mi tirava su facendolo uscire, ma erano solo attimi. Io avevo goduto dopo pochissimi minuti, lui non riusciva a godere; pensai di non essere bravo e mi dispiacque. Cercai di spalancare la bocca al massimo per ingoiarlo di più, mi venne un leggero rigurgito quando la cappella urtò l’ugola; e fu in quel secondo che lo sentì vibrare, avevo l’impressione che mi scoppiasse in bocca per quanto pulsava. Il signore riprese a parlare: bravo, sto per sborrare, ora riceverai il premio per il tuo lavoro, io cercherò di sborrare a schizzi per darti la possibilità di ingoiare, tu devi mandare giù senza ...