I giardinetti 2 - Racconti Erotici

I giardinetti 2

... fretta, lentamente, anche se non ti piace devi ingoiarla, la sborra non fa male e se ti abitui ne vorrai sempre di più, ma tu devi essere bravo per meritarla. Avevo la testa piena e confusa dalle sue parole, poi prese a sbattermi la testa sempre più velocemente dando dei contraccolpi col bacino, avevo dolore alle mascelle ma non osavo dire nulla o fermarmi; ecco sento arrivare schizzi caldissimi, mentre lui ad ogni schizzo mi diceva di ingoiare, di mandar giù, continuava ad eruttare sborra sino a quando i suoi movimenti si fecero più tenui ed anche l’intensità della sborrata diminuiva. Solo a quel punto disse di trattenerla in bocca come avevo visto fare a lui. Trattenni più sborra possibile in bocca e lo feci uscire, e tenendo la testa su per non farla colare fuori, aprì la bocca, lui, dopo aver guardato disse che ero stato bravissimo; aggiunse che dovevo rigirarmela in bocca per sentirne la consistenza e poi deglutirla lentamente per capirne il sapore. Quando ebbi finito disse:” bravo hai fatto un ottimo pompino, quello che hai fatto si chiama pompino con l’ingoio, ricorda sempre che quando fai un pompino non sei tu a dover godere, ma devi dare il massimo per dare piacere.”

Mi diede un bacio sulle labbra e mentre ci rivestivamo, mi chiese se mi era piaciuta la sborra, credo che arrossì quando risposi di si, poi ebbi finalmente il coraggio di chiederli il perché mentre lui mi pompava aveva il cazzo duro, mentre io no quando lo avevo in bocca, aggiunsi che si era indurito solo mentre mi sborrava in bocca. Il signore sorrise e dandomi una pacca sul culetto disse: “tu sei nato per fare pompini, il vero pompinaro non gode ma è intento solo a dare piacere, te lo avevo già detto in quanto l’ho capito subito da come lo tieni in bocca, tu non potrai fare a meno di farti sborrare, presto sarai un maestro ma hai bisogno di molta pratica ed io se vuoi posso aiutarti.”

Ciao signore e grazie, ma ora devo proprio andare.

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