La Matrigna - Atto 8 - Testare gli effetti miracolosi - Racconti Erotici

La Matrigna - Atto 8 - Testare gli effetti miracolosi

... casa sua sembrava un ostacolo insormontabile. Ogni fermata, una perdita di tempo. Ogni persona su quel mezzo insignificante. Nella mente vedeva solo Franca e il cazzo nelle mutande era già pronto. Franca a casa, con il pasto pronto in tavola, si chiedeva stavolta quanti orgasmi avrebbe fatto raggiungere al ragazzo. Forse fare solo seghe era troppo ripetitivo, magari un pompino avrebbe aiutato. Forse dovevano fare più pause per permettere a Giovanni di riacquisire vigore. Si era messa lo smalto blu per valorizzare un po’ le mani, solo in quel momento si accorse di averlo fatto per l’occasione. Le venne da ridere. Si era messa lo smalto per fare le seghe al figlio di suo marito, la cosa la faceva ridere. Lo aveva fatto senza pensarci, come di riflesso. In fondo, pensò, aveva fatto bene. Un po’ di accortezze avrebbero solo che aiutato quel povero ragazzo, costretto in quell’imbarazzante situazione. D’altronde, si era smaltata anche i piedi. Per lei era sempre importante essere curata da cima a fondo, valorizzando ogni parte del suo corpo, quindi le vedeva come accortezze naturali da seguire. Anche vestire in modo piacente e provocante le piaceva ed aveva da poco comprato un nuovo paio di ciabatte rialzate con uno zoccoletto in legno, così da poter risaltare anche il suo piedino snello appena smaltato. Le piaceva inoltre indossare delle cavigliere per donare un po’ di eleganza aggiuntiva a quella parte del corpo che riteneva importante non tralasciare. In mezzo a tutti quei ...

... pensieri, la porta di casa si aprì. “Eccomi!” Salutò Giovanni con felicità. “Levati le scarpe e vieni a sedere, così ci sbrighiamo a mangiare.” Giovanni non poté non notare impazienza anche da parte di Franca. Anche lei voleva sbrigarsi quindi forse, Mirko aveva ragione. La sicurezza acquisita lo fece sciogliere e aprì l’argomento tra un boccone e l’altro. “Sai Franca” cominciò il ragazzo, “ per quanto riguarda la terapia, Il Dottore ci ha detto un sacco di cose in più.” “Vero. Sono rimasta molto colpita dagli effetti dello sperma. Tu lo sapevi?” “No, in realtà no. Beh è curiosa come cosa, non trovi?” “Sì, molto. Pensavo che… insomma, potremmo provare, se non ti disturba.” Franca non riusciva a credere di averlo detto. Un flusso di sangue invece, aveva invaso il pene di Giovanni mandandolo in subbuglio. “No, certo che no… mi va bene.” “Magari potrei provare a metterlo come crema delle mani, che ne pensi?” Giovanni rimase un poco deluso, ma d’altronde era già molto. “Ma sì, perché no.” I due si prepararono con cura. Franca aveva indossato un top che si sarebbe dovuto utilizzare per fare ginnastica, ma dato le sue grosse proporzioni non lo aveva mai indossato se non insieme a suo marito. Il top lasciava il ventre scoperto e si apriva in una discreta scollatura. Dava l’idea di imbottigliare il grosso seno in una stretta fascia di tessuto che a malapena consentiva al seno di stare. Lo spettacolo era maestoso e Giovanni apprezzò la scelta ringraziando Franca. Quando il ragazzo si ...