"le vacanze estive" brano tratto dal mio primo romanzo "le avventure erotiche del giovane mc"
Data: 29/08/2017,
Categorie:
Etero
Autore: ilromantico73, Fonte: Annunci69
... rendendolo abbondante e assai gradevole e un culo non molto tonico ma che se sculacciato, avrebbe avuto il suo perché.
La tecnica sembrò funzionare. Sofia si ammorbidì subito nei miei confronti e cominciammo a flirtare, ma dovevo stringere i tempi, non potevo aspettare troppi giorni per concludere, mi sarebbe costato troppo in bevute, per cui già la sera dopo iniziai a farle una corte più serrata. Avevo notato che andava proprio fiera del suo seno, e faceva bene, era di sicuro una quarta e le altre ragazze del gruppo erano decisamente piatte anche se molto più carine, per cui concentrai tutta la mia attenzione su quelle tettone, la ricoprii di complimenti, dissi che chiunque poteva goderne anche solo della vista era un uomo fortunato, che avrei voluto essere un neonato solo per esserne allattato, e altre mille cazzate che si dicono da ubriaco quando si vuol portare a letto una ragazza. Alla fine le mie parole sortirono un effetto positivo quando si girò verso di me e mi disse:
“Vuoi vederle?”
Era fatta! Ma dovevo giocarmela bene.
“Eh, magari, anche solo vederle sarebbe un premio… ma preferisco evitare.”
“Perché?” mi chiese lei con aria stranita.
“Perché mi conosco e so che se vedessi un seno così bello non resisterei dal toccarlo, ma non vorrei mai mancarti di rispetto.”
“Ma che ne sai, magari mi va bene che me lo tocchi…”
“Sì, ma una volta toccate non riuscirei di certo a resistere dal baciarle e morderle e… no dai, davvero sarebbe troppo una ...
... sofferenza per me resistere davanti a quelle meraviglie.”
“Vieni cretino, andiamo nella mia tenda.”
Mi portò quindi per mano nella tenda che divideva con Marta ed entrammo. Appena entrati cominciammo subito a baciarci con passione; dopo un paio di minuti che non facevamo che scambiarci le lingue in bocca mi allontanai e le chiesi: “Ma non dovevi farmele vedere?”
Sofia allora si tirò su a sedere, si levò maglietta e reggiseno e liberò quel meraviglioso seno abbondante, morbido e leggermente appesantito. Lo guardai per alcuni secondi con gli occhi lucidi, non so se per l’alcool o per la gioia di poter finalmente concludere qualcosa. Passati i primi secondi, lei mi disse: “Scusa, non avevi detto che una volta viste non avresti saputo resistere?”
“Sì, hai ragione, è che sono ancor più belle di quello che mi aspettassi!”
Sofia si mise a ridere e si sdraiò sul materassino, mi avventai su quelle tette come un assetato alla fontana, iniziai ad accarezzargliele, leccarle e baciarle.
Le leccavo l’ascella depilata per poi scendere fino al capezzolo e una volta lì, lo succhiavo, lo mordicchiavo e lo aspiravo di nuovo in bocca facendolo passare dai denti tenuti stretti in modo da aumentare la pressione e darle quel misto di piacere e dolore. Continuai a scendere con i baci verso il basso, le leccai la pancia e passai la lingua per lunghi minuti sull’ombelico. Poi presi a scendere ancora più in basso, le abbassai la gonna e le mutandine insieme. Mi fermò, la guardai negli occhi ...