Iniziali tentativi
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
A quindici anni io non avevo molte aspettative né fiducia né sicurezza nei miei mezzi, poi dopo nella crescente e progressiva scoperta della sessualità, ovvia tra l�altro per quell�età, io mi ero prontamente cercato una fidanzata, dal momento che avevo immediatamente scartato le più ambite e ricercate del gruppo, cosicché avevo messo gli occhi addosso a Faustina. Lei peraltro minuta, rossa di capigliatura, garbata e vivace, nondimeno di buona e d�onesta famiglia, senza fratelli maschi, questo particolare che non disturbava né scomodava per niente in quell�ambiente, dove tutti dedicavano il massimo delle energie per raggiungere un obiettivo ben preciso ubicato tra le gambe d�ogni ragazza, dato che s�atteggiavano disponendosi candidamente verso inguaribili paladini in appoggio, in difesa e in ultimo in onore delle proprie sorelle, anche se qualcuno veniva salvaguardato con fermezza a volte oltre il volere delle stesse interessate. Realmente un bizzarro e inconsueto ambiente quello maschile a quei tempi, spero per voi che siete giovani che attualmente sia cambiato.Faustina non era appariscente né pomposa, io che come ho sopraccitato non sono mai stato molto abile né sicuro di me stesso, essendo imbarazzato e timido, evitavo e mi sottraevo a ogni forma di competizione con chi mi giudicava e mi vagliava, pertanto a questo proposito avevo preferito Faustina che incarnava e rappresentava per me un traguardo accessibile e abbastanza raggiungibile, senza che dovessi patire né ...
... tribolare l�antagonismo di qualcuno più attraente, più prestante e più risoluto di me. L�accortezza e la tattica praticata allora per conquistarsi e per raggiungere le grazie e le riconoscenze d�una ragazza, non dimenticate che vivevamo in una società notevolmente più ingenua di quella attuale, poiché si basava e consisteva nell�ergersi un po� come un suo personale difensore e protettore nelle occasioni e negli svariati pretesti che si presentavano nell�arco d�intera giornata. Poteva semplicemente essere un�occasione per accordare loro un aiuto in un gioco di gruppo, anche linearmente e spontaneamente il non inasprirsi né infierire quando si giocava contro, oppure usare qualche piccola attenzione, per esempio offrire loro un pezzo del panino che io divoravo a merenda, oppure accompagnarle per comprare il pane, il latte o anche i giornali, commissioni e incombenze queste ultime alle quali nessuno si poteva sottrarre, perché i comandi e gli ordini venivano avvedutamente imposti, per il fatto che venivano chiaramente urlati dalle madri affacciate alle finestre o ai balconi quando il sole s�avviava a tramontare, e qualsiasi cosa si stesse facendo bisognava interromperla e obbedire. Naturalmente nessuno lo faceva con dedizione né entusiasmo, giacché ancor più difficilmente si trovava qualcuno disposto ad accompagnarci per quelle poche centinaia di metri di strada, rendendoci così meno duro il distacco dagli altri che imperterriti e imperturbabili continuavano nel loro gioco. Con Faustina ...