Iniziali tentativi
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... io avevo incominciato esattamente in tal modo.Come punto di partenza io l�avevo scelta in funzione di primo giocatore nella squadra di pallavolo avvelenata di cui ero il capitano, lei che però non valeva un gran che, m�aveva sgranato addosso nell�occasione due occhi grandi alquanto meravigliati, poi durante il gioco io mi ero impegnato ad aiutarla rischiando di compromettere e d�inguaiare addirittura il risultato finale tra l�esasperazione e l�indignazione dei miei compagni. Appariva pertanto tanto indubbio il mio modo di gareggiare in suo favore, in quanto era stato acutamente e sonoramente rilevato dalle battute ironiche di cui io non mi ero curato per niente, mentre lei era più volte arrossita. Al termine io le avevo chiesto in modo accorto e diligente senza farmi sentire dagli altri la frase:�Ti sei divertita?� - circostanza questa che non avevo mai fatto con nessun�altra, perché non si usava tra di noi, in quell�occasione lei sbalordita m�aveva sgranato addosso per la seconda volta i suoi eccentrici occhi grigi e conseguentemente m�aveva sorriso annuendo contenta. A conclusione della giornata, quando sua madre le aveva urlato dal balcone d�andare a comprare il latte, visto che era quasi ora di cena, io l�avevo affiancata esclamando:�Faustina aspettami, t�accompagno, perché ci devo andare anch�io�. Ormai lei non si stupiva più, sennonché m�aveva chiesto:�Che cosa ti succede oggi?�.�Niente, mi sono accorto che mi piace stare con te� - io avevo acutamente risposto.Quello ...
... era stato il colpo da maestro. Lei aveva abbassato gli occhi per terra e mordendosi le labbra senza il coraggio di guardarmi, dopo pochi passi io le avevo ribadito:�Ti disgusta?�.�Per niente, anzi, anche tu mi piaci�.Al momento era fatta, quasi come se nell�occasione ci fossimo sposati in chiesa. Da allora avevamo cercato entrambi di moltiplicare le opportunità per stare insieme, contendendo e sfidando il dileggio e l�ironia dei compagni ai quali le manovre e le trame non potevano sfuggire, da mettere in conto pure le scontate gelosie delle altre ragazze, visto che non vedevano mai di buon occhio il fatto che qualcuna venisse a loro preferita. Dai sorrisi e le parole, eravamo presto passati ai baci rubati sotto le scale, baci veloci sulle guance sino a un sabato pomeriggio quando lei m�aveva concesso di baciarla sulle labbra. Quel giorno pioveva intensamente, l�estate era conclusa da poco, io l�avevo aspettata a lungo nell�androne delle scale sperando che la madre la spedisse come d�abitudine in latteria, unica occasione per trascorrere qualche minuto insieme, perché appena finite le vacanze si ritornava agli impegni scolastici sui quali nessun genitore era disposto a piegarsi né a transigere in quegli anni.Se il tempo era bello riuscivamo a volte a ritagliarci qualche mezz�ora di gioco nel tardo pomeriggio, ma con l�approssimarsi dell�inverno le opportunità si riducevano in sostanza a zero. Riuscivamo a vederci soltanto quando chi rientrava per primo dalla scuola faceva la ...