1. Iniziali tentativi


    Data: 05/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... posta all�altro dietro i vetri della finestra, guardando giù per strada in modo tale da intercettarlo poi sulle scale o nell�ascensore. Un saluto veloce, un bacio sulla guancia e uno stringersi le mani con gli occhi acquosi e il cuore gonfio di dispiacere e di tristezza per non poter prolungare e seguitare l�incontro. Andare in latteria per comprare il latte, quello a lunga conservazione ancora non esisteva, anche se costituiva un obbligo quotidiano, dal momento che si trattava solamente d�aver la giusta dose di pazienza. Faustina era scesa verso le diciotto quando era quasi buio, eppure la luce sulle scale non era stata ancora accesa; io avevo sentito i suoi passi veloci e mi ero appostato dietro l�angolo del corridoio.Quasi senza volerlo, lei mi era testualmente finita tra le braccia e dopo un attimo di batticuore e con un grido strozzato m�aveva riconosciuto e si era abbandonata sul mio petto. Io le avevo sollevato il mento appoggiando le labbra sulle sue, lei non si era scostata, così io protetto dall�oscurità che aveva creato una complice e inattesa atmosfera attorno a noi, le avevo forzato i denti con la punta della lingua. La reazione era stata spontanea, forse un po� sorpresa ma arrendevole, quindi partecipe, poi addirittura impulsiva e passionale. Faustina si era stretta a me ansimando, abbracciandomi e intrecciando la sua lingua guizzante alla mia. Noi avevamo continuato a lungo, dato che nessuno dei due voleva fermarsi, il mio cervello si era totalmente fuso e ...
    ... tutte le mie sensazioni si erano interamente concentrate nella mia bocca che fremeva come se fossi colto da un attacco epilettico. Io penso che quella sia stata in modo categorico la sensazione fisica di maggior abbandono che mi sia mai capitata di vivere, dato che se Faustina l�avesse voluto m�avrebbe portato in quegli istanti a fare qualsiasi cosa, perché la mia volontà si era totalmente accasciata e annientata sulle sue labbra annebbiandomi. C�eravamo staccati con un balzo di spavento al rumore d�una porta che sbatteva, dopo di che si era accesa la luce delle scale guastando e rompendo a quel punto definitivamente l�incantesimo di quel durevole e irripetibile momento, sennonché avviandoci verso la latteria sotto l�ombrello aperto ci sentivamo scaricati e svuotati di energie e quasi incapaci di parlare: quella sensazione ci aveva sconvolto, l�espressione �follemente innamorati� era l�unica in grado d�esprimere e di raffigurare adeguatamente ciò che in quel momento provavamo. A seguito di quella prima volta ne erano ovviamente seguite molte altre, cercate e perseguite con tutte le nostre forze, ma sempre insoddisfacenti, perché entrambi le aspettavamo per giorni configurandoci nel cervello chissà quali meraviglie che erano rimaste deluse da quello spoglio ambiente, che poteva essere il solito sottoscala piuttosto che un portone buio o un angolo riparato dalla loro estrema brevità e per la paura d�essere scoperti.Finalmente arrivò il periodo natalizio, approfittando delle vacanze ...
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