La punizione
Data: 07/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Micina, Fonte: EroticiRacconti
... capezzoli turgidi sfregano contro il tessuto freddo e sottile della giacca, mi sento nuda. Entriamo in un bar piuttosto affollato e il mio disagio non diminuisce. Ordina due Negroni e quando me lo porge gli faccio segno di no, ma insiste: “Bevi, ti servirà”. Bevo. Continuiamo a non parlare, ma ora lui sembra più sereno, mi fissa “Sei molto bella”. Mi tremano le gambe. Finiamo di bere velocemente e ritorniamo all’auto. Il viaggio è di nuovo abbastanza breve e questa volta riconosco la facciata di quel palazzo, anche se scendiamo ai parcheggi sotterranei e risaliamo a piedi, senza ascensore per fortuna. Appena entrati nell’appartamento, mi prende per mano e saliamo subito le scale. Entriamo in una camera con il letto a baldacchino, forse la stessa in cui sono già stata. La luce è soffusa, tra il rosso e l’arancione. Si piazza davanti a me e con calma e dolcezza mi spoglia di ogni cosa. Sono nuda e lui mi fissa. Rimarrei per ore così. Poi le sue mani sui fianchi. Mi dirige verso il letto, mi solleva e mi fa inginocchiare sul bordo. “Resta così”. Non mi muovo, lui esce dalla stanza e io rimango lì immobile senza farmi troppe domande, forse è il cocktail, forse non ne ho voglia. Ritorna con una bottiglia di Whisky che appoggia sul comodino “Se ne avrai bisogno, è qui”. In che senso?, mi chiedo. Ora si sposta dietro me e afferra le mie braccia portandole verso la schiena. Inizia a legare i polsi e percepisco benissimo che questa volta è una corda, sento il pizzicore sulla pelle. ...
... “Non voglio che mi bendi” lo dico decisa e convinta. “Non lo farò”. Ha finito di unire i polsi ed ora lega una corda attorno ad ogni gamba, sopra il ginocchio. Sento tirare e mi ritrovo a gambe aperte, sempre in ginocchio, su quel letto. Anche la corda che blocca i polsi si tende, sento le braccia protendere verso l’alto. Fa male “Ahi”, ma non smette. Mi appoggia la mano sulla schiena schiacciandola verso il basso. Lo assecondo, perché più mi abbasso più il dolore si attenuta. Tira ancora. “Basta”. “Shhh”. Mi punto con le ginocchia, alzo il bacino e abbasso il più possibile le spalle in modo da trovare una posizione sopportabile. Lui si ferma e blocca la corda. Ed è così che mi ritrovo a gambe aperte con il mio culo e il mio sesso completamente a sua disposizione. Sento la sua presenza alle mie spalle e sento l’aria fresca accarezzare le mie parti intime. Ancora calda dall’ora prima, l’eccitazione arriva in fretta, nonostante lui non si stia muovendo. Sento solo il suo respiro che sembra affannoso. E poi arriva. Uno schiaffo secco e deciso sulla mia natica fredda. “Aaaahi”. “Shhh”. “Shhh un cazzo, fa male”. E ancora un altro schiaffo forte sull’altra chiappa. “Smettila, che fai?”. E ancora. Sento il bruciore. Mi viene da piangere. E ancora. Ora sono schiaffetti più leggeri, ma ripetuti. “No, smettila mi fai male” cerco di liberarmi, di fare qualcosa, ma sono completamente bloccata. E ancora. Mi stava facendo male, non volevo quella situazione e non volevo nemmeno il Whisky per ...