Garbato affiatamento
Data: 07/08/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... mio seme nella sua bocca. Lei, in maniera bizzarra e imprevedibile com�era stata fino a quel momento, di colpo si staccò da me alzandosi in piedi, lasciandomi con il cazzo al vento e aperta la porta uscì senza dire una parola.Io rimasi in quella circostanza decisamente allibito e assai strabiliato, con la mia forte eccitazione lasciata a metà, con le braghe abbassate alle caviglie e probabilmente con lo sguardo più allocco e imbecille che un essere umano potesse mai aver avuto, perché così conciato andai alla finestra e poco dopo la vidi entrare in casa, senza neppure guardare dalla finestra. Lei entrò nella sua camera, si sfilò il vestito e rimase completamente nuda, non dubitava minimamente che io la stessi guardando, per il fatto che i suoi larghi gesti me lo dimostravano. In seguito andò verso il tavolino, estrasse dal cassetto un lungo arnese di color rosa e si buttò sul letto con le gambe spalancate. Con una mossa lenta ma sapiente, fece scorrere il giocattolo lungo le gambe e quando giunse all�altezza del pube lo fece ruotare adagio intorno al triangolo, poi mentre le gambe s�aprivano ancora di più e la sua schiena s�incurvava per offrire alla mia vista la caverna più scura che avessi mai visto, con un gesto delicato e gustoso iniziò a penetrarsi lentamente.La mia mano adesso scorreva cercando di lenire quel cazzo dolorante e voglioso lasciato a metà strada, mentre lei scivolava allo stesso ritmo del suo giocattolo quasi fingendo una penetrazione, mentre tutto il mio ...
... corpo seguiva con movimenti ritmati il gioco del suo corpo che riceveva piacere. Io bruciavo di desiderio e al tempo stessi di rabbia, per l�insuccesso e per lo smacco che avevo subito, ciononostante quel gioco perverso m�eccitava ulteriormente. Cercai nelle stanze accanto d�intravedere la presenza delle altre sue amiche, ma nessuno sembrava abitare la casa oltre che lei. Era immersa nel suo piacere solitario immaginandomi alla finestra nel masturbarmi mentre io la vedevo con il suo corpo percorso da brividi, dal momento che ogni tanto balzava sul letto per irrigidirsi nuovamente. Io non potevo alzarmi con i pantaloni in quello stato, allora scelsi ancora una volta la vestaglia che copriva al meglio la mia eccitazione, mi precipitai fuori di casa e raggiunsi di corsa la porta del suo appartamento, abbassai la maniglia ed entrai senza fare il minimo rumore. Dall�interno vedevo le finestre della mia casa e m�accorsi che anch�io mi trovavo in quell�acquario luminoso in cui vedevo gli altri. Di stanza in stanza scivolai nell�ultima stanza da letto, la cui porta socchiusa m�aveva lasciato dare uno sguardo a quel corpo soffice abbandonato sul letto in una posizione oscena, mentre il fallo di gomma entrava e usciva dal solco scuro tra le sue gambe. Non le diedi neppure il tempo d�accorgersi del mio arrivo, perché spostai di prepotenza la mano che impugnava il dildo estraendoglielo velocemente mentre lei accennava ad alzarsi, poi l�inchiodai con le braccia al letto e con un colpo ben ...