L'amico nero di mio figlio p.5
Data: 09/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69
... frattempo, doveva anche lui essere super eccitato al pensiero di scoparsi la mamma di un suo compagno, e lo sentii scaricarsi dentro di me con spasmi e singulti. Non mi aveva fatto godere, ma mi aveva fatto sentire per bene il suo cazzone, che non avevo nemmeno mai visto, e mi era piaciuto un sacco sentire l'ardore dei due ragazzini, sentirli fremere per il mio corpo di quarantenne, e sentirli scaricarsi dentro di me avendo preso tutto il piacere che avevano potuto dal mio corpo. Sapevo che avrei dovuto far godere anche Jerome, e che non sarebbe stata così rapida la cosa. Mi fece scendere, così mezza nuda com'ero, e mi fece sdraiare sui sedili posteriori, mantenendo la portiera aperta: mi divaricò le gambe, si sdraiò su di me e mi penetrò a fondo. Sentire il suo cazzo dopo quello di Tarek era come tornare a casa: il pistone era noto e si adattava perfettamente alla mia figa, l'aveva plasmata a sua immagine e somiglianza. Sapeva come muovere i fianchi con maestria, e mi fece raggiungere l'orgasmo in un baleno. Gli altri due, a sentirmi gridare come una troia il mio orgasmo, si erano ringarluzziti, così che Tarek entrò anche lui sul sedile posteriore, ma dalla parte della mia testa, per mettermelo in bocca. La posizione però mi veniva scomoda, e forse Jerome vedeva quel cazzo troppo vicino alla sua faccia, così mi fece girare e mi mise alla pecorina. In quella posizione lui poteva pistonarmi con tutto comodo standosene in piedi fuori dalla macchina, mentre io potevo finalmente ...
... gustarmi il cazzo ciccione di Tarek, conoscerlo meglio, sentire il mio sapore su di esso. Aveva una cappella piccina, ma cresceva spaventosamente verso la base, fino ad arrivare al diametro di una lattina; era praticamente triangolare, a cuneo. Persa ogni inibizione, me lo gustai per bene, e anche lui apprezzò molto il mio lavoro, ma, avendo già goduto, resistette di più questa volta. Quel cazzo era troppo largo per riuscire a farlo scorrere in gola come facevo con Jerome, così continuava a sbattermi sul fondo della bocca producendo dei versi soffocati e bagnati. Nel tempo che Jerome mi fece godere un'altra volta, il suo amico arrivò al culmine, godendo con una sborrata quasi trasparente ma molto abbondante, che mi impiastricciò tutta, essendomelo fatto scappare di bocca nel momento meno opportuno. Tarek si alzò e il suo posto fu preso da Marco, che mi piazzò davanti al naso quel palo di carne bicolore un'altra volta. Era già duro come il marmo, e sapeva di sesso. Jerome decise allora di cambiare canale e mi piazzò il suo bastone nel sedere: oramai avevo imparato a rilassare bene il buchetto per farlo entrare senza dolore. Inoltre era talmente lubrificato da quel quarto d'ora passato nella mia figa che entrò senza ostacoli. Avevo imparato anche a godere bene con il culo: era diverso, ma era inebriante. Mentre ero riuscita ad ingoiare tutto il cazzo di Marco, fino alla radice, sentii che Jerome stava godendo nel mio culo. Si tolse di colpo, lasciandomi una sensazione di vuoto ...