La giapponesina vii - Racconti Erotici

La giapponesina vii

... pronto?”

“si….”

“quando ho rotto il culetto alla bella Akemi….”

E anche lì vidi che ebbe un movimento sul panchetto

“……te sei venuto……perché oltre ad adorare il mio cazzo ti eccita vedere la tua donna trombata da altri?”

Rimase un attimo in silenzio poi…..

“io….non lo sapevo davvero, l’uccello l’ho provato da giovane e so che mi piaceva…..”

Forse la situazione assurda nudo col manico nel culo, legato a un panchetto e il mio cazzone duro che si avvicinava alla sua bocca fecero sparire le sue ultime remore e riuscì a parlare in piena sincerità.

“Quando ho visto lo sguardo lucido e smanioso di Akemi che guardava il tuo pisello e quando le hai spalancato il culetto ho sentito una gelosia enorme e un dolore grandissimo ma al tempo stesso una eccitazione immensa”

Le ultime parole le disse strusciando le labbra sulla mia cappella che premeva su di esse.

Dopodiché aprì la bocca ed io gli infilai la mazza fino in gola mentre lui nonostante la difficoltà muoveva la lingua intorno al mio cazzo dandomi un piacere intensissimo.

Poi si staccò improvvisamente e guardandomi terrorizzato disse:

“Posso?”

“si ti do il permesso dimmi…..”

“ma adesso che arriva Akemi mi vedrà……..”

“No non ti preoccupare so come fare….”

La mia intenzione non era di sputtanarlo, era troppo eccitante vedere negli occhi della bambolina il terrore di essere scoperta.

Il magazzino era diviso in due parti con due luci separate, lui era in fondo a una di queste due parti quindi spengendo la luce dalla sua parte lui poteva vedere cosa succedeva nell’altra e non il contrario.

Appena spenta la sua luce ne accesi una un po’ bassa nell’altro lato così era perfetto.

“driiiin”

Eccola era arrivata timida e vogliosa.

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