1. La nuova collega


    Data: 10/08/2021, Categorie: Etero Autore: Chase90, Fonte: Annunci69

    ... solo il riflesso della sua fica bagnata. Si mise in ginocchio davanti a me, davanti al mio cazzo dritto che non aspettava di scoparsela e riempirla di sborra. Ma Lei aveva prima un altro programma. Versó il sapone sul mio pisello, poi con una mano afferró le mie palle gonfie e le tiró verso il basso. Con l'altra prese tutta l'asta ed inizió un movimento su e giú unito ad una lieve rotazione della stessa. Quando arrivvava alla cappella, stringeva un pó di piú la presa quasi a voler aspirare la sborra che si era incanalata lungo il mio pisello. Con quella masturbazione cosí elaborata sentivo lo sperma salire su per il mio cazzo. Alla vista delle prime gocce di sborra che uscivano dalla punta della mia cappella, Stefania smise. Si alzó di nuovo dal letto e si diresse in balcone. Ora potevo anche ammirare il suo splendido culo, mentre sentivo il mio cazzo pulsare. Quando si mise nuovamente in ginocchio davanti a me, inizió un'altra sua "tortura". Aveva la mia cravatta, la distese con entrambe le mani e la fece strusciare sotto la mia cappella ormai gonfia e rossa. Con dei leggeri movimenti da destra a sinistra e viceversa, stimoló il prepuzio. Stavo per venire, sentivo palesemente la sborra salire lungo l'asta. Ma non volevo schizzare prima di entrare dentro di Lei. Gli presi la cravatta lanciandola in una direzione a caso, poi l'afferrai per i fianchi e la sollevai leggermente tirandola verso di me. Mi poggió le sue mani sul petto e lentamente fece scivolare la sua fica sul mio ...
    ... cazzo. Una volta dentro, lasciai a Lei controllare la nostra scopata. Spingeva la sua fica sempre piú giú, sempre di piú. Io con le mani sul suo culetto, l'aiutavo e la tiravo verso di me. Ormai stavo per venire e Lei anche. Le mie palle doloranti stavano per svuotarsi. All'ennesima spinta sentii partire il primo schizzo, poi un secondo, un terzo... la stavo facendo il pieno di sperma. Ero talmente carico, che prima che le mie palle si svuotassero del tutto, volevo innaffiarla sulle tette. Dentro di Lei continuavo a venire come un fiume in piena e dopo qualche schizzata nella sua fica, sfilai il mio cazzo che continuava a sborrare come vivesse di vita propria. Spostai Stefania al mio fianco, mi misi a cavallo su di Lei e prendendo in mano il mio cazzo lo diressi verso il suo seno. Le ultime schizzate finirono sopra quelle due grosse tette. Talmente gonfie, che vidi la sborra colare lungo lo spacco che le separava. Ormai completamente svuotato di ogni linfa vitale, mi distesi vicino a Lei. Passammo la notte insieme senza inutili conversazioni. La mattina dopo eravamo nuovamente due colleghi che la sera prima si erano lasciati andare a festeggiamenti un pò fuori le righe.
    
    Una volta tornati alla nostra sede, ognuno riprese il proprio ruolo. I grandi capi si complimentarono con noi e l'anno successivo ce lo dimostrarono economicamente: Stefania ebbe il suo contratto a tempo indeterminato, ed io ricevetti un aumento in busta paga che ormai mancava da due anni. Io e Lei non ci ...
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