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Miss Francesca - domenica
Data: 11/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti
Il giorno dopo Paolo poté fare colazione indossando una tuta felpata. Aveva davanti almeno otto ore di tempo in cui avrebbe subito le pesanti attenzioni di Francesca e della sua amica e tra queste ci sarebbe stato sicuramente qualche gioco che avrebbe riguardato il suo sfintere: la padrona di casa l’aveva obbligato a un clistere non appena alzato dal letto. Si alzò da tavola e stava riponendo la tazza nel lavello quando il campanello suonò. - È arrivata Chiara – disse Francesca – aspettaci in sala. Nudo e in ginocchio, con le braccia appoggiate sul divano. Io devo andare a prendere un paio di cose e poi arriviamo. - Oh ecco il nostro verme pronto per farci divertire! – esclamò Chiara appena entrata nella stanza – sai che sto prendendo gusto a maltrattare un porco che ha l’età di mio padre? Non pensavo fosse così eccitante e oggi spero proprio di provare qualcosa di nuovo. - Secondo me ti divertirai. Guarda cosa ho preso! – le disse entusiasta del suo guanto di lattice e del tubetto di gel lubrificante. - Che ne fai di un guan….che stupida! Fantastica idea: ho visto qualche video su internet e mi sono sempre chiesta se si può fare veramente. - Adesso lo scopriremo. Schiavo: rilassati e spingi il culo verso l’alto. Francesca indossò il guanto di lattice e ci versò sopra una dose abbondante di gel. Si sedette vicino alle gambe di Paolo e gli infilò due dita nel retto. Il membro si gonfiò. - Al verme piace essere inculato: guarda come gli è venuto duro – commentò Chiara – ...
... spanalo un po’ e poi puoi metterci anche il terzo dito. - Sì, certo. Ho proprio intenzione di aggiungere un dito alla volta e fare su e giù per dilatarlo. La giovane padrona era concentratissima a sodomizzare il proprio schiavo. Voleva mettere alla prova la sua sopportazione fisica e mentale a quella pratica umiliante. Infilò indice, medio e anulare e spinse: il fallo di Paolo si erse in tutta la sua lunghezza. - Puoi abbreviare i tempi per mettere un altro dito – le suggerì Chiara – sta veramente godendo per quello che gli stai facendo. Francesca annuì e il suo cuore iniziò a pulsare più forte. Era eccitata all’idea di penetrare così profondamente un uomo e di esercitare il suo potere in quel modo. Aveva patito parecchie umiliazioni nella sua vita e ora il destino gli aveva concesso di rivalersi su qualcuno che non fosse un insulso ragazzino desideroso solo di farla giocare alla dominatrice, fermandosi non appena il suo dito avesse varcato il suo sfintere. Stava possedendo un uomo che sapeva a cosa andava incontro, dichiarandosi sottomesso alla sua volontà. Il mignolo affiancò le altre dita ed entrò. Paolo stava respirando facendo sibilare l’aria tra i denti, ma non demordeva. Anche lui voleva mettersi alla prova. Francesca gli aveva aperto l’ano con quattro dita e qualcosa gli diceva che aveva intenzione di andare avanti. Per sua fortuna la ragazza era piccola di statura e gli arti erano proporzionati. Anche la sua mano non era molto grossa e l’uomo pensò che sarebbe stato in ...