1. Miss Francesca - domenica


    Data: 11/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti

    ... attaccagli il collare e poi esci. Procurati un paio di rami di salice, una corda e aspettami fuori. - Subito! Chiara fece quanto richiesto e poi uscì. - Mi hai deluso: pensavo tu fossi soddisfatto di quello che ti sto facendo. - Sono molto soddisfatto, miss, ma… - Chiamami per nome, porco disgraziato: mi hai proprio fatto incazzare! Credi sia facile per me accettare il fatto di essere più bassa della media? Sapevi già che i ragazzi hanno sempre voluto che facessi pompini o li lasciassi scoparmi nel culo e io accettavo perché pensavo che le altre ragazze fossero più fighe di me e che non permettessero a loro di fare certe cose. Io le facevo per avere la loro compagnia! Sai quanta pasta di Fissan ho usato per calmare il bruciore che mi faceva il culo? No! Non puoi saperlo. - Francesca, scusami. Sono pentito di quello che ho detto. Pensavo di farti un complimento e invece ho ottenuto l’effetto contrario. La ragazza non rispose. Spinse la mano nel corpo dello schiavo e poi la ritrasse. - Andiamo fuori e riprendiamo all’aria aperta – gli disse, agganciando il guinzaglio al collare e prendendo con sé un paio di bottigliette d’acqua. L’uomo si alzò e la seguì, dove Chiara era vicino a un albero con due rami di salice già puliti dalle foglie: Paolo rabbrividì. Non sapeva se avrebbe sopportato la fustigazione e inoltre stava soffrendo per la temperatura fresca del mattino. Chiara gli legò i polsi e poi lanciò la corda sopra un ramo per farla ripiombare a terra dal lato opposto. Tirò ...
    ... la fune fino a bloccare l’uomo con le braccia in alto e fissò il capo libero a una sporgenza del tronco. - Bene. Tu, schiavo, conta i colpi: non voglio nemmeno fare la fatica di sapere quanti te ne darò. Possiamo iniziare, Chiara. Sei pronta? - Prontissima! Voglio proprio sentire il rumore della frusta sulla pelle di un verme schifoso e maleducato. Voglio che si ricordi per parecchie ore della sua presunzione. “Avrei dovuto farmi inculare da una modella o da un’attrice porno!”, ripeté scimmiottando il timbro vergognoso dell'uomo. Bastardo! L’ultima parola accompagnò la frusta verde che lasciò un segno rosso sul sedere dello schiavo. - Uno! – gridò Paolo. Francesca la imitò, ghignando. - Due!! Chiara attese tre secondi e poi lo colpì alla schiena. Paolo gemette un “tre” e le fustigatrici sorrisero. - Bene: abbiamo scoperto quanto deve essere forte il colpo per farlo soffrire – osservò Francesca - Andiamo avanti! Ma ogni tanto bevi un sorso d’acqua dalla bottiglietta, ok? Chiara assentì. Le bacchette colpirono Paolo sui glutei, sulle cosce e sulla schiena. Brucianti segni rossi spuntavano dalla pelle liscia e con essi gemiti e grida. Dopo cinquanta colpi, all’uomo fu ordinato di girarsi per essere colpito davanti. Le verghe flessibili si abbatterono sul suo sesso facendolo gridare a ogni colpo. Il dolore superò il piacere e il membro s’inflaccidì in pochi minuti. Dopo settanta colpi, i rami si concentrarono sulle cosce e sul petto. Quando Paolo gridò a squarciagola “Cento!!!”, ...
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