Trasformazione
Data: 12/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: panter7, Fonte: EroticiRacconti
Avevamo trascorso, io e mia moglie, in vacanza, una avventura con un uomo, che aveva scopato entrambi. Tornati in città io e lei non avevamo il coraggio di guardarci. Poi lei ha preso l’iniziativa. “Credo ci abbiano drogato”, mi disse qualche sera dopo il ritorno a casa mentre eravamo davanti alla tivvù. Io risposi con un tenue “si deve essere stato così”. Ma lei ha insistito: “da quando ti piacciono gli uomini e perché se è da tempo, mi hai sposato?” Le dissi che avevo sempre avuto una certa attrazione verso i maschi, ma che attribuivo la mia curiosità verso il sesso maschile alla mia scarsa dotazione e che, sino a quel viaggio, non ero mai stato con un uomo. “Ma ti piace stare con un maschio, fare la femmina?” Come potevo negare. “credo di si… di te però neppure io conoscevo l’incontentabilità… ti sei fatta strofinare la figa da un cazzo che sembrava quello di un cavallo più e più volte… “ Ma no – rispose – ero del tutto fatta, non capivo niente…”. E poi aggiunse: “a me va di continuare insieme, non mi va di lasciarci, ti voglio bene, ma non possiamo certo continuare come prima”. “Cosa intendi” risposi. E lei: “penso dovremmo vivere insieme ma ciascuno con le sue libertà… tu potrai avere amanti e io soddisferò in qualche modo i miei desideri… anzi, forse, se vuoi stare a questo patto, potremo avere camere da letto diverse, in modo da non scorazzare in giro e volendo accogliere qui i nostri eventuali amici… io – aggiunse – tenterò di non avere manti fissi che mettano in ...
... crisi la nostra unione”. “Bella unione “ pensai, ma accettai. Avevamo una casa non grande. Il salone, la camera da letto, lo studio, la cucina e due bagni. Nello studio mettemmo una poltrona-letto e io la sera dormivo lì, lei tenne per sé il letto grande. Io avrei voluto andare con uomini, ma temevo fosse controproducente per il mio lavoro, non volevo si sapesse che mi piaceva il cazzo. Cercavo quindi trans, escort, che avessero case proprie in modo da non coinvolgere il vicinato. Mia moglie invece, quando voleva rimorchiare, indossava abiti provocanti e accalappiava uomini che portava a casa. Spesso usciva senza mutandine e pensarla impalata da un maschio mi eccitava molto. Quando veniva a casa con uomini me li presentava e poi diceva loro di non preoccuparsi di me. Non diceva che ero gay ma lo lasciava intendere. “Lui non mi soddisfa e mi consente di vivere la mia vita” questa più o meno la frase. Gli uomini quindi si sentivano liberi e non si facevano ritegno di girare per casa nudi, facendomi eccitare. Di solito erano più giovani di lei, ma un giorno venne con uno adulto sui 45 anni, un po’ rozzo, con camicie e abiti di seta che non nascondevano i suoi modi brutali… quando capì che ero consenziente, prima che lei andasse in camera la obbligò a inginocchiarsi e le forzò il cazzo in bocca davanti a me. Il tipo stavolta cominciò a volere un rapporto continuo… “di solo sesso… chiavi bene cara – diceva – e io non sono geloso… di lui poi”. Cominciò ad umiliarmi. Mi chiamava ...